Post Malone, l'amichevole cowboy di quartiere agli I-Days 2025 - Live report 27/08/2025
- Iris Chindamo
- 14 minuti fa
- Tempo di lettura: 5 min
INTRODUZIONE (strappalacrime)
Quale miglior modo per buttarmi nel magico mondo dei live report se non con un prestigioso festival come gli I-Days e un talento travolgente come Post Malone?
Come ogni anno, gli I-Days Milano riescono a portare in Italia artisti e band internazionali che altrimenti sarebbero difficili da vedere, se non andando all'estero. Abbiamo avuto, infatti, la conferma di questo fatto con la presenza di Post Malone come headliner, ultimo ad aver infiammato un palco già precedentemente consumato da Justin Timberlake, Dua Lipa, Duran Duran, Linkin Park e Olivia Rodrigo tra giugno e luglio.
Ricordo ancora la mia prima volta a questo festival, a giugno 2017, quando ho avuto l'onore di assistere all'ultimo indimenticabile concerto della formazione originale dei Linkin Park in Italia, prima che il loro amato frontman ci lasciasse...we miss you Chester <3. Ma ora andiamo avanti, prima che si aprano di nuovo i rubinetti a causa di questa triste storia.
La lineup del 27 agosto era sicuramente meno ricca di quanto mi aspettassi, in confronto a quello a cui ero stata abituata negli scorsi anni, ma sicuramente piena di sostanza: Faccianuvola, Radio 105 Dj set, Jelly Roll e, infine, Post Malone come headliner.
FACCIANUVOLA
Partiamo con il giovane Faccianuvola, pseudonimo di Alessandro Feruda, cantante, autore e produttore valtellinese, classe 2002, che con la sua musica elettronica ha svegliato chiunque, soprattutto chi era lì da molte ore per posizionarsi il più vicino possibile al palco.
I suoi pezzi inediti hanno fatto ballare anche chi non lo conosceva, non a caso infatti è stato scelto lui proprio dal producer americano di Post Malone.
A vederlo sembra solo un ragazzino con grandi occhi azzurri da cucciolo, ma non sottovalutatelo: sa decisamente il fatto suo. Saprebbe far ballare anche il più scettico e le sue vibes stile PopX unite alla sua grinta non hanno sicuramente deluso.

JELLYROLL
Grande, grandissima rivelazione. Non avevo mai ascoltato questo artista se non nella canzone "Losers" in collaborazione con Post Malone. Sinceramente…cosa stavo aspettando?
Sono rimasta piacevolmente sorpresa: quest'uomo ha voce e energia pazzesche, probabilmente amplificate dall'emozione di essere per la prima volta in Italia e in Europa. Ha infatti ringraziato più volte Post Malone per averlo portato con sé in tour, gridando a ripetizione "I LOVE YOU POSTY!", seguito con entusiasmo dal pubblico che gli faceva eco.
Sicuramente ha infiammato il palco (sì, c’erano letteralmente delle fiamme sul palco) e ha saputo coinvolgere il pubblico per tutta la durata dello show. Oltre alle sue canzoni infatti, ha anche portato sul palco alcuni pezzi famosissimi tra cui Take Me Home, Country Roads di John Denver, un mega mashup di Sweet Home Alabama / How You Remind Me / Party Up / Flowers / Young, Wild & Free e una versione di Let It Be (The Beatles) unita alla sua Save me.
Più volte durante il suo show, Jelly Roll ha voluto sottolineare che nonostante il suo passato difficile e travagliato, è riuscito a rifarsi una vita e una carriera, salendo pure sul palco con un artista internazionale come Post Malone. La sua è una vera e propria storia di redenzione che ci ricorda quanto sia importante non fermarsi alle apparenze: è sempre possibile cambiare, se lo si desidera profondamente e ci si rimette in gioco.

POST MALONE
Ripercorriamo insieme i momenti per me più significativi di quello che posso dire, senza troppi giri di parole, essere stato uno dei concerti migliori che abbia mai visto finora (sì, la tocco piano).
Da trapper a cowboy, Post Malone è cambiato nel corso degli anni evolvendosi come un Pokémon nella sua versione migliore, reinventandosi ma senza mai perdere l'autenticità della sua forma base. Nonostante l'enorme successo riscosso nei suoi dieci anni di carriera infatti, è rimasto comunque un ragazzo umile e infinitamente grato al suo pubblico, e questo lo ha pienamente dimostrato anche sul palco degli I-Days.
Una delle cose che più ho apprezzato sono stati infatti i diversi discorsi, tra una canzone l'altra, in cui ringraziava i suoi fan dell'enorme supporto e li spronava a loro volta a non mollare mai, anche quando gli obiettivi sembrano irraggiungibili e i problemi insormontabili. Posty, onestamente, fammi da life coach.
Il concerto si è aperto con Texas Tea, brano tratto dall'album Austin, perfetto per dare il via a uno show dal sapore country-rock, pienamente in stile Posty.
Tra le prime canzoni in scaletta c'era anche Better Now, canzone che nel 2018 mi ha fatto scoprire il suo magico mondo, non ero minimamente pronta ad ascoltarla così presto...stavo già iniziando a vacillare.
Poco dopo è arrivata I Fall Apart a darmi il colpo di grazia, ma a quanto pare non ero l'unica a sentirmi così. Un silenzio quasi religioso è calato sulla folla fino al primo ritornello, quando le parole sono uscite spontanee e tremolanti dalla bocca dei fan che, credo come me, stavano cercando di trattenere le lacrime. Magia pura.
Dopo quel momento così intenso pensavo di poter riprendere fiato, e invece no. Posty ha deciso di invitare il suo compare Jelly Roll a cantare Losers, in una versione ancora più emotiva perchè accompagnata dai loro sguardi, dalle loro parole e dai loro abbracci. Veri bro, ma pur sempre dei cuccioloni.
Tra i momenti più iconici - e che sono riusciti a farmi passare dalla commozione al divertimento - impossibile non citare Pour Me a Drink, durante la quale Posty si è letteralmente messo a distribuire birre al pubblico nelle prime file. Sembrava il tuo barista di fiducia nelle serate più dure, quello con cui scambi due chiacchiere e che riesce sempre a strapparti un sorriso.
Poi è arrivata rockstar, e a quel punto nessuno riusciva più a stare fermo. Nonostante i riarrangiamenti musicali, il brano ha mantenuto tutta la sua potenza e non ha deluso nemmeno per un secondo.
Quale pezzo migliore per concludere il concerto se non con Congratulations? Le congratulazioni sono quelle che faccio io lui, per le sue parole, per la musica e per il suo animo buono.
Chiaramente a questo punto penserete che lo show sia finito, e invece no, le magie di Posty non finiscono qui...

L'artista, infatti, ha voluto regalare un ultimo momento speciale ai fan in prima fila, scendendo ad abbracciarli, dare il cinque, firmare autografi, chiacchierare… e persino sbustare live un pacchetto del gioco di carte collezionabili Magic: The Gathering!
Per chi non lo sapesse, infatti, Posty è il proprietario della carta "Unico Anello", la più costosa al mondo, acquistata nel 2023 per ben 2.600.000 dollari. Un dettaglio che, se possibile, lo rende ancora più unico, oltre che un nerd patentato.
In fine dei conti Posty è la perfetta incarnazione del detto "non giudicare un libro dalla copertina", perchè nonostante la faccia tatuata, rimane pur sempre un orsacchiotto travestito da cowboy, un artista umile e sorridente che farebbe di tutto per i suoi fan.
Lo so, questo articolo sta lentamente diventando una vera e propria lettera d'amore… ma come si fa a non ammirarlo?
Sinceramente, ad una settimana di distanza, non mi sono ancora ripresa.
E allora concludo così, con le uniche parole che hanno davvero senso in questo momento - e per sempre - come ha urlato il buon Jelly Roll durante il suo show:
I LOVE YOU POSTY!

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