Cronaca a cura di Martina Strada e Giulia Gallo
La prima serata è andata, con circa undici milioni di italiani davanti alla televisione per lo show più amato e contestato dell'anno. Dopo aver rimirato la classifica del Fantasanremo per vedere quanti punti ci ha conferito la prima serata, VAR compreso, in men che non si dica siamo di nuovo davanti alla tv per la seconda serata del Festivàl. Sono 13 le canzoni che andremo ad ascoltare, che insieme alle 12 di ieri sera ci daranno un quadro più chiaro dei 25 pezzi in gara.
La seconda serata inizia con il dovuto omaggio a Monica Vitti, scomparsa tristemente nella giornata di ieri. Ad aprire le danze della gara c'è il giovanissimo Sangiovanni, che con i suoi 18 anni, i suoi capelli e la sua "Farfalle" sembra tanto la Madame di quest'anno. Il pezzo, pur essendo upbeat, non convince a pieno. Dopo un breve consulto con Amadeus, entrambi urlano "Fantasanremo" e "Papalina" portando la gloria eterna a chi li aveva nella propria squadra. Iniziamo a dubitare del fatto che siano tutti troppo consapevoli di questo fantasanremo.
A seguire, arriva la seconda co-conduttrice di questa serata: l'attrice Lorena Cesarini. Insieme ad Ama, annuncia il secondo cantante in gara: Giovanni Truppi. Il cantautore è salito sul palco dell'Ariston con il suo solito look campagnolo, ma ha saputo regalarci probabilmente il pezzo migliore di Sanremo finora: "Tuo padre, mia madre, Lucia". Già avendo letto il testo avevamo grandi aspettative, soprattutto dopo la vittoria del premio Lunezia e Mei per il testo, ma anche l'interpretazione è stata di grande qualità ed intensità. Bravo Truppi.
Lorena Cesarini guadagna il centro del palco e tiene un interessante e toccante monologo sul razzismo: essendo lei di origine senegalese da parte di madre, ha elencato alcune delle offese subite dopo l'annuncio della sua partecipazione a Sanremo solo per avere la pelle di un colore diverso; pur essendo lei cresciuta a Roma. Purtroppo esiste ancora il razzismo, e fingere che non esista ha il risultato di fortificarlo ancora di più, quindi accogliamo con particolare attenzione le parole di Lorena che si affida al libro dello scrittore pluripremiato Tahar Ben Jelloun: "[...] Il razzismo crede che lo straniero appartenga ad una razza inferiore ma ha completamente torto. Il razzismo non ha alcuna base scientifica, esiste un solo genere umano nel quale ci sono uomini, donne, persone di colore, di alta statura, o bassi, con attitudini differenti e varie" concludendo con un piccolo monito personale: “La cosa più importante, per me, e anche per voi, per chiunque, è avere dei ‘perché’, per andare verso la libertà". Probabilmente il primo monologo di spessore di tutto il festival.
Arrivano poi Le Vibrazioni con la loro "Tantissimo", un pezzo rock bello spinto che ci entusiasma. Dopo aver reso omaggio al batterista dei Pooh recentemente scomparso, hanno iniziato a ringraziare e salutare Amadeus, ma si sono ricordati all’ultimo di urlare PAPALINA, che si è sentito poco poco.
Continuiamo con l’entrata sul palco del primo superospite della serata: il politicamente scorretto Checco Zalone, che già solo per la sua presenza crea diverse correnti di pensiero.
Stacco pubblicitario, ed è subito il momento della nostra Laura nazionale, che si esibisce con la sua nuova canzone “Scatola”, scritta da Madame. Realizziamo che la Pausini ha sempre una voce pazzesca. Poi si emoziona come fosse la prima volta al Festival ma, dopo la marchetta sul suo film, intona “I Have A Dream” degli ABBA a cui si uniscono Mika e Ale Cattelan per poi droppare la news bomba: i tre saranno i presentatori dell’Eurovision Song Contest che si terrà a Torino tra poco meno di cento giorni. Ci sentiamo di fare quindi un appello per la sigla: rendete ufficiale la canzone degli Eugenio In Via Di Gioia. Grazie.
5 milioni di followers possono impattare sulle capacità canore di Emma? Crediamo di no ma “Ogni volta è così” ha come punto forte l'arrangiamento della canzone della sua direttrice d’orchestra, la bravissima Francesca Michielin che non si smentisce mai donando i suoi fiori al primo violino dell’orchestra sanremese.
Matteo Romano viene introdotto come il tiktoker, il che a nostro avviso non lo rende meno talentuoso: il giovane porta un brano che è uno di quelli che va ascoltato più volte perchè ha del potenziale. L’esibizione però è sentita quindi dai, gli diamo il beneficio del dubbio e gli auguriamo che la sua canzone diventi “Virale”...capita sì?
E’ il momento di Iva Zanicchi con la sua “Voglio amarti”, parole che vengono ripetute con una media di 200 volte al secondo all’interno del testo. Sempre gran voce, ma canzone troppo, troppo, troppo classicona di 70 anni fa. Sarà piaciuta alle nonne (forse). Qualcuno si è posto la domanda: “Ma come abbiamo fatto a far dire "papalina" a Iva Zanicchi in diretta Rai a Sanremo?” La risposta è che non ne abbiamo idea.
E intanto non c’è l’ombra di Fiorello. Grazie al cielo.
Forse c’è qualcuno che sta ridendo alla canzone di Checco Zalone nei panni di Ragadi, un rapper che nella vita ha tutto ma io…no. Scusami Checco. davvero, ma ridere della povera gente ricca non rientra nel mio standard di comicità.
Ditonellapiaga e Donatella Rettore portano “Chimica” e ci gasano tantissimo, ci svegliano davvero. Brave, Bravissime. Futura canzone da ascoltare in macchina per caricarsi con gli amici, anche quelli che ascoltano la musica un po’ più pesante perchè il pogo è assicurato.
Cambio di ritmo con un’Elisa di bianco vestita e la sua “O forse sei tu”, canzone nel suo pieno stile canoro. Trascinante nonostante il ritmo calmo, ci troviamo inconsapevolmente un accendino in mano e ondeggiamo come fossimo ad un concerto. Non è da Eurovision ma è una bellissima canzone. Promossa.
Ama è riuscito a mettere di seguito le due canzoni che hanno quasi lo stesso titolo: tocca infatti a Fabrizio Moro con la sua “Sei tu”, altra (ennesima?) power ballad, sorprendentemente simile a tutte le altre canzoni di Fabrizio Moro, che resta un grande della musica attuale, ma non stupisce.
Torna il momento Checco Zalone, personaggio divisivo soprattutto per un palco spesso conservatore come quello dell'Ariston. Fa il virologo con il brano “Pandemia ora che vai via“, scritta con Bassetti, Burioni, Crisanti, Galli, Fauci, Locatelli, Pregliasco e Zangrillo; ma anche il rapper incallito in "Poco ricco", che sfotte i rapper del momento che navigano nell'oro. Più discusso tra gli interventi del comico è però "la favola lgbt", ambientata in Calabria con cui affronta la tematica dell'omofobia e delle classiche finte differenze nord-sud. Ce l'ha per tutti da Lapo Elkann, Amadeus stesso, Virologi, Pnrr, ad omofobi ed Al bano. La narrazione comica è sempre quella: porta sul palco l'attualità italiana, la stravolge, prende gli stereotipi più discussi e li deforma fino a farne ridere. Forse un po' troppo svilente il modo di descrivere una persona trans nel 2022? forse si, ma il messaggio contro stereotipi e ipocrisia spicciola è chiara. La differenza tra Checco e un Pio e Amedeo qualsiasi è proprio questa: Pio e Amedeo credono in ciò che dicono, Checco racconta e ride di ciò che non crede e che vuole in qualche modo sconfiggere portandone alta l'attenzione e distruggendo buonisti e finti buonisti. In modo del tutto politicamente scorretto e con una comicità che può di certo anche non piacere, come ogni attore sa bene.
Andiamo avanti con lo show e con due personaggi che non vorremmo offendere ma che ci rendono la cosa troppo facile, Fabio Rovazzi e Orietta Berti “con tanto di cappello e con tanto di mantello” ci presentano Ermal Meta(L) che ci delizierà con la sua canzone dell’anno scorso che è uguale a tutte quelle precedenti sue. E di Moro.
Tananai si presenta vestito in un outfit che ci ricorda a tratti il tenente Colombo: non intonatissimo ma siamo certe che sia colpa dell’emozione che colpisce tutti sul palco dell’Ariston e sappiamo che in studio “Sesso Occasionale” suonerà meglio. (Qui la nostra intervista a poche ore dall'esibizione).
Irama si veste come un centrino per omaggiare la nonna e un po’ ci spiace per “Ovunque Sarai” che si ok è bellina ma diciamocelo, quella dell’anno scorso era molto più bella. Speriamo in un finale positivo. PER LA CANZONE, NON PER IRAMA!
AKA 7EVEN ricorda un po’ l’incarto della focaccia ligure e la canzone tutto sommato è carina. Già sento le nuove generazioni cantare “Perfetta Così” come il singolo che ci ha accompagnati la scorsa estate. Un po' alla Baby K? Siamo però sicuri che il voto da casa lo aiuterà parecchio nelle prossime serate.
Last but assolutamente not least, Highsnob e Hu, che si esibiscono per tredicesimi “che se ero americano mi portava sfortuna” (cit) con “Abbi Cura Di Te”. Ricordano i Coma_Cose dello scorso anno, emozionano forte con il loro abbraccio e la loro canzone davvero bella. Menzione d’onore a Hu che fa consegnare i fiori anche al suo compagno di viaggio e Ama risponde: “l’anno scorso ho dovuto portare fiori a tutti”. Ci si chiede perché abbia smesso.
Mentre aspettiamo la scaletta di questa sera e quella complessiva, Malika Ayane e Arisa scendono la scalinata per presentare i due brani in competizione come sigla delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. Belle eh, ma a noi preme la classifica Ama.
00.27: partono gli highlights delle canzoni e il letto ci tenta ma no, noi siamo forti. Resisteremo solo per la classifica generale. Possiamo farcela.
La contestata classifica parziale è quella che segue:
1 Elisa - O forse sei tu
2 Emma - Ogni volta è così
3 Ditonellapiaga e Rettore - Chimica
4 Irama - Ovunque sarai
5 Fabrizio Moro - Sei tu
6 Giovanni Truppi - Tuo padre, mia madre, Lucia
7 Sangiovanni - Farfalle
8 Matteo Romano - Virale
9 Highsnob e Hu - Abbi cura di te
10 Iva Zanicchi - Voglio amarti
11 AKA 7EVEN - Perfetta così
12 Le Vibrazioni - Tantissimo
13 Tananai - Sesso occasionale
Questa invece è quella generale, con commento ironico da parte del direttore artistico per aver chiuso la serata all'una di notte:
1 Elisa - O forse sei tu
2 Mahmood e Blanco – Brividi
3 La rappresentante di lista – Ciao Ciao
4 Dargen D'Amico – Dove si balla
5 Gianni Morandi – Apri tutte le porte
6 Emma - Ogni volta è così
7 Ditonellapiaga e Rettore - Chimica
8 Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
9 Irama - Ovunque sarai
10 Fabrizio Moro - Sei tu
11 Giovanni Truppi - Tuo padre, mia madre, Lucia
12 Noemi – Ti amo non lo so dire
13 Sangiovanni - Farfalle
14 Michele Bravi – Inverno dei fiori
15 Rkomi – Insuperabile
16 Achille Lauro – Domenica
17 Matteo Romano - Virale
18 Highsnob e Hu - Abbi cura di te
19 Giusy Ferreri – Miele
20 Iva Zanicchi - Voglio amarti
21 AKA 7EVEN - Perfetta così
22 Le Vibrazioni - Tantissimo
23 Yuman – Ora e qui
24 Tananai - Sesso occasionale
25 Ana Mena – Duecentomila ore
Domani si vota da casa e con la giuria demoscopica, quindi ci aspettiamo stravolgimenti di classifica, quindi vi diamo appuntamento questa sera con tutti e 25 i cantanti in gara!
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