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Per Dolcedormire il nostro corpo è la "Dimora perfetta" per ognuno di noi - Intervista

Simone Trotta, in arte Dolcedormire, trasforma la sua musica in un viaggio esplorativo attraverso mondi immaginari, attingendo all'ispirazione delle storie narrategli dal nonno durante l'infanzia. Questo affascinante background, intriso di dolci ricordi, conferisce un tocco fiabesco ai suoi testi, diventando una sua cifra stilistica distintiva.


Dopo l'evocativo singolo "Fango," l'artista milanese ci conduce attraverso un percorso onirico che trova la sua conclusione nella recente uscita intitolata "Dimora Perfetta" (Latarma Records).

Il brano ci offre un rifugio emotivo e sonoro, rappresentando il raggiungimento della tranquillità e della sicurezza. In "Dimora Perfetta," Dolcedormire esplora come il nostro corpo sia la dimora ideale, un porto sicuro capace di allontanare le negatività del mondo esterno. Come commenta lui stesso "Ognuno di noi è la propria 'dimora perfetta,' bastiamo a noi stessi e siamo il nostro porto sicuro in grado di superare qualsiasi difficoltà".


Il singolo è il proseguimento di una ricerca sonora da parte di Dolcedormire, che, pur rimanendo fedele alle radici elettroniche e sperimentali, dimostra anche la sua abilità nel giocare con nuovi suoni orientati al mondo pop. "Dimora perfetta" si aggiunge alle precedenti tracce come "fango," "dolce," e "cuore sacro," completando un quadro musicale sempre più variegato.



Ciao Simone e bentornato su IndieVision! È da poco uscito il tuo nuovo singolo "Dimora Perfetta", che sembra rappresentare un cambiamento tematico rispetto al tuo singolo precedente, "fango". Cosa ha ispirato questo cambiamento?

Parlare di cambiamento è un parolone. Secondo me, rimaniamo sempre sulla stessa onda di “fango”. Perché comunque io rimango nel mio bosco, anche in “Dimora prefetta”. Preferisco rimanere lì per ora e continuare a scrivere dentro al bosco. Questa volta ho solamente preso come riferimento una cosa più specifica che è proprio il corpo fisico.

 

Il concetto di 'Dimora Perfetta' sembra centrarsi sulla ricerca di tranquillità e sicurezza nel proprio corpo. Puoi raccontarci di più su come hai sviluppato questo tema e cosa significa per te?

In realtà ho sentito proprio il bisogno di percepirmi, era da un po' di tempo che mi svegliavo la mattina e sembrava tutto insignificante, non davo troppo senso a quello che avevo attorno. Quindi ho dovuto prendere una decisione, ovvero, trovare la mia “dimora perfetta” e creare della positività attorno a me. È stata una necessità viscerale.

 

Hai raccontato che le tue canzoni nascono dalle favole raccontate da tuo nonno per farti addormentare quando eri bambino. In che modo questo immaginario fiabesco si traduce nei tuoi testi, e come lo usi per descrivere stati d'animo ed esperienze di vita?

Cercando di far combaciare la realtà con delle figure che non esistono, appunto come in “dimora perfetta” c’è la casetta. In generale mi piace riportare quello che vedo con i miei occhi in un universo che non esiste, ovvero le fiabe, che poi in realtà esistono, dipende tutto da come vedi il mondo.

 

L'immaginario fiabesco potrebbe anche collegarsi al mondo visivo. Come scegli o sviluppi le immagini visive associate alle tue canzoni?

Di solito mi capita di stare in studio senza avere un’idea precisa però capita che io cominci a fare delle linee con la matita e crei delle figure. Faccio così anche per i tatuaggi. Mi si creano dei mondi che poi cerco di rappresentarli. Il tutto avviene come un flusso.

Altre volte le sogno queste immagini e appena mi sveglio dico “oddio, questa cosa è incredibile” e cerco di scriverla. Con “dimora perfetta” sono partito disegnando una casettina con le zampe da corvo e ho detto “sono io”, da lì è nato il brano.

 

Hai una particolare canzone tra quelle che hai pubblicato finora che senti rappresenti al meglio la tua identità artistica o che sia particolarmente significativa per te? Perché?

Sì, c 'è una canzone che mi rappresenta di più delle altre ma deve ancora uscire. Mi piace proprio tutto, la musicalità, le parole, rappresenta un periodo pesante ma mi piace ricordarlo adesso.

 

Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti musicali o le direzioni che vorresti esplorare nella tua carriera artistica?

Nel futuro mi piacerebbe finire l'album che ho in cantiere ed avere una raccolta di fiabe. Sarebbe molto interessante, anche per portarlo in giro sotto forma di musica.


 

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