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Guida Galattica per la quarantena: consigli di IndieVision, Vol.6

Ci sono cose che sembrano infinite come le giornate in questo strano periodo, Beautiful, le lezioni dopo pranzo, la stupidità umana, l'universo. Altre invece possiamo numerarle, come questo capitolo della Guida Galattica per la quarantena, il numero 6 per l'esattezza e speriamo che in qualche modo vi stia dando una mano per tirare avanti. Dato che di libri ve ne ho già consigliati un po' nel capitolo 4, oggi in Guida troverete una delle serie più longeve della storia della televisione e esponente della cultura nerd, un film che è un classico, un album che non è solo bello ma è un progetto di un certo livello e un bonus per cui mi ringrazierete a fine quarantena. Ma ora basta temporeggiare è tempo di consigliare!


Doctor Who – serie tv


"Doctor Who" non è solo la serie tv fantascientifica più longeva della tv mondiale, è anche quasi un culto. Va in onda per la prima volta il 23 novembre 1963 per BBC UK e da allora è tutto un ottovolante di emozioni e colpi di scena. La serie racconta di un alieno dalle fattezze umane, Il Dottore. È un Signore del Tempo proveniente dal pianeta Gallifrey che viaggia nel tempo e nello spazio in una cabina blu della polizia inglese chiamata TARDIS (acronimo di Time And Relative Dimension In Space) o Sexy, accompagnato tendenzialmente da una companion, una ragazza più o meno giovane sempre britannica. Il Dottore è l'ultimo della sua specie a causa della Guerra del Tempo combattuta tra i Signori del Tempo e i Dalek, gli acerrimi nemici dei Gallafreyani, degli alieni il cui unico obiettivo è "Sterminare!". Le particolarità di "Doctor Who" sono miliardi ma vorrei elencarne solo qualcuna: il Dottore non muore ma si rigenera ed ogni rigenerazione è una lotteria, non sai mai cosa ti capita. Questo significa che se prima abbiamo un giovane Dottore con la passione per i bow tie e i fez, la rigenerazione dopo c'è il rischio che sia un burbero signore che non apprezza gli abbracci o addirittura una donna. Ogni Dottore, nel New Who (l'era che va dal 2005 in poi,ndr) soprattutto, ha una "frase effetto" che lo rende riconoscibile quasi quanto il suo vestiario. Ci sono poi controversie sulla numerazione dei Dottori che portano i fan a litigare spesso e volentieri, come per la preferenza della propria companion. La ragione per cui ve la consiglio è perché questa serie ha 12 stagioni dove piangerete, riderete, vi affezionerete e porterete con voi insegnamenti (e anche qualche piccola fobia) non solo per questa quarantena ma anche dopo. E poi sono inglesi, quindi troverete un sacco di attori che avete già visto in Sherlock, Harry Potter, Skins, Game Of Thrones...

Se poi non capite qualcosa è normale. Partite per questo viaggio e non guardate indietro! Allonz-y!




Frankenstein Jr – film


È il 1975 quando "Frankenstein Jr" esce nei cinema e da allora non averlo visto significa non avere senso dell'umorismo. Diretto da Mel Brooks e scritto dallo stesso insieme a Gene Wilder che interpreta anche il protagonista della pellicola, "Frankenstein Jr" è uno dei film comici che più amo in assoluto. Girato completamente in banco e nero, riprende lo stile del cinema degli anni 30 dello scorso secolo e le gag sono degli evergreen della storia del cinema.

Il film racconta la storia del nipote di Frankenstein che, richiamato in Transilvania al castello del defunto nonno Viktor, finisce il lavoro del predecessore non senza inconvenienti, accompagnato da i più assurdi compagni di viaggio come la fidanzata Elisabeth, l'assistente Igor (leggesi Aigor), la bella Inga e Frau Blücher. Guardarlo in questo momento vi alleggerirà un po' la giornata perchè ridere fa bene sempre e vi darà un paio di battute da usare sempre.

Tenete a mente anche che questo film compare in diverse classifiche e in posizioni più o meno alte le quali lo ritengono veramente simpatico, quindi se non vi fidate di me, fidatevi di loro.



PGA: Italian Punks Go Acoustic – album

Non importa molto se non vi piace il punk o il punk rock. Qualche canzone la sapete per forza, soprattutto i grandi classici. Il PGA – Italian Punks Go Acoustic è un progetto capitanato da Andrea Rock (Virgin Radio) che negli anni ha rilasciato tre compilation in cui artisti più o meno conosciuti della scena punk rock italiana hanno registrato un classico del genere in chiave acustica. I proventi della vendita non se li sono però tenuti loro ma sono stati tutti devoluti in beneficenza

all'associazione ONLUS "L'Isola Che Non C'è" con cui hanno potuto finanziare corsi d'arte per ragazzi diversamente abili. All'interno dei vari album troverete le band che un po' hanno formato l'adolescenza degli ultraventenni come i Finley e i Vanilla Sky e i brani che abbiamo cantato almeno una volta nella vita di band come i Blink 182, i Sex Pistols e i Green Day.

Ascoltandole non potrete fare altro che cantarle (o impararle se non le sapete) e contribuire ad una causa non buona, ottima.

Per un paio d'anni i ragazzi del PGA hanno organizzato anche serate "jukebox" dove con una piccola donazione e un lancio di freccetta potevate fare del bene e sentirvi una canzone della band colpita.Con la speranza che possano riprendere al più presto vi lascio qui la mia preferita delle tre compilation - la seconda. Fatene buon uso e ascoltate anche le altre due, mal che vada scoprite artisti che non conoscevate.



Prima accennavo al fatto che le giornate sono infinite e per questo capita di sentirci attanagliati da ansie e pensieri di cui faremmo volentieri a meno. Potete darmi della pazza ma colorare può aiutare a placare un po' di questi demoni. So che sembra infantile e stupido ma tentare non ci costa nulla, soprattutto in questo periodo. Vi segnalo quindi un'iniziativa che si chiama Colora Che Ti Passa: molti illustratori hanno messo a disposizione in maniera completamente gratuita alcuni dei loro disegni che aspettano solo di essere stampati e colorati. Ce ne sono per tutti gusti e le età quindi armatevi di matite, pennarelli, acquarelli, tempere, pastelli, stampate qualcuno dei disegni e concentratevi su quello per un'oretta o due. Vi aiuterà.E non dimenticate di pubblicare l'opera completa con l'hashtag #colorachetipassa e taggando l'illustratore in questione. Farete felici anche loro.

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