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Avincola canta Carella: musica e parole in ricordo di un grande cantautore

Di Edoardo Previti e Iris Chindamo


Settembre è considerato il mese dei nuovi inizi, tanto da essere per molti il vero inizio dell'anno tra scuola, lavoro, corsi e altro ancora. Ottobre, al contrario, è forse il mese che finalmente ci permette di tirare un po' il fiato, introducendoci alle tipiche tradizioni autunnali: la zucca, le castagne, il camino acceso e il piacere di stare sotto le coperte con una tisana.

Settembre segna sempre nuovi inizi anche nel mondo musicale, e infatti, il 13 settembre, Avincola ci ha sorpreso con il suo nuovo progetto "Avincola canta Carella" che non è solo un album, ma anche una serie di concerti in omaggio al cantautore italiano Enzo Carella. Sempre con questo scopo, ha pubblicato anche il primo libro su Carella intitolato "Dolce tu per tu".

Avevamo già avuto il piacere di intervistare Simone Avincola per l'uscita del suo album "Barrì" nel 2023, quando ci aveva offerto un primo assaggio della sua essenza artistica, ispirata dalle intense parole di Pasquale Panella e arricchita dalle collaborazioni con altri artisti del panorama musicale italiano.

Questa volta Avincola è tornato con uno scopo ben definito: rendere omaggio a Enzo Carella, cantautore classe '52 e scomparso nel 2017 attivo, principalmente, sul finire degli anni '70. La sua produzione musicale ha lasciato un segno indelebile sul panorama musicale italiano, ispirando sia artisti a lui quasi contemporanei, che le nuove generazioni di cantautori da Colapesce a Dente, passando per Fulminacci e Marco Castello.

Carella non era un semplice cantautore, ma era un vero e proprio artista della canzone, capace di sperimentare, con largo anticipo, sonorità entrate poi nella musica italiana, come il funk, e di creare canzoni a primo impatto dall'aria criptica, ermetica ma capaci di toccare le corde più intime dell'ascoltatore e di stupirlo con queste atmosfere in bilico tra la realtà e il sogno. Se si parla di Carella, si deve parlare anche di Pasquale Panella, uno dei parolieri più importanti della musica italiana e noto ai più per essere stato il collaboratore del Battisti post Mogol durante quasi tutti i cosiddetti album bianchi di Lucio Battisti, un mix affascinante e avanguardistico di sperimentazione sonora e testuale. Tra Carella e Panella era nata una amicizia, una collaborazione così forte e profonda che durò per tutta la carriera del cantautore romano proveniente dall'EUR partendo dal primissimo singolo "Fosse Vero / Si vede ragazza", fino all'ultimo album di inediti "Ahoh Ye Nànà" del 2007.

Questo feeling tra Carella e Panella ha dato vita a canzoni meravigliose, brani che questo lavoro di Avincola punta a far riscoprire ad un pubblico nuovo, alle nuove generazioni che, senza dubbio, resteranno incantate davanti a tracce come "Carmè", "Mare sopra e sotto", "Foto", "Contatto", "Lei no", "Sentimenti" e "Sì, sì può", solo per citare alcune canzoni presenti nel disco di Avincola ed altre non scelte dal cantautore per questo suo omaggio, ma contenute all'interno dei due dischi più importanti di Carella: "Barbata e altri Carella" e "Sfinge".

L'ALBUM: "AVINCOLA CANTA CARELLA"

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L'album contiene un insieme di brani tratti da diversi album di Carella, disposti in maniera cronologica e con gli arrangiamenti originali, così da omaggiare al meglio la figura di Carella e i musicisti che hanno collaborato con lui negli anni.

Ad accompagnare Avincola in questo progetto, una band di professionisti di talento. Lo stesso Avincola ha curato voce, cori e chitarre acustiche ed elettriche, Edoardo Petretti le tastiere e i sintetizzatori, Toto Giornelli il basso elettrico e, infine, Luca Monaldi la batteria e le percussioni.

All'interno del disco troviamo anche alcune importanti collaborazioni con cantautori della scena indipendente italiana ovvero Dente, Anna Castiglia, Mille e Ciliari, che hanno deciso di portare il proprio contributo a questo importante progetto.

L'album si apre con "Fosse vero", il singolo che segnò il debutto discografico di Carella nel lontano 1976. Un brano che mostra quell'immaginario musicale e testuale che sarà il marchio di fabbrica dell'accoppiata Carella e Panella.

La canzone successiva è "Malamore", forse il brano più noto di Carella al pubblico e contenuto nel suo album di esordio "Vocazione" del 1977 e poi ripubblicato, con una take differente, nel disco del 1979 "Barbara e altri Carella". Quella di Avincola, insieme a Ciliari, è un'interpretazione originale ma allo stesso tempo fedele, ultima ma non meno importante reinterpretazione di questo brano dopo la versione di Colapesce nel 2012 e di Riccardo Sinigallia nel 2019 per la  per la colonna sonora del film Lo spietato (2019).

Dopo aver reso omaggio al primo singolo del cantautore romano e a "Vocazione" reinterpretando "Malamore", Avincola si appresta a proseguire il suo percorso di omaggio all'opera di Carella proponendo ben cinque brani tratti da "Barbara e altri Carella", forse il disco più riuscito del cantautore romano, pubblicato nel 1979 e che vede la partecipazione, come musicisti, di artisti del calibro di Fabio Pignatelli, Agostino Marangolo, Carlo Pennisi e Maurizio Guarini, tutti eccelsi musicisti, nonché componenti dei Goblin.

La sezione relativa al secondo album di Carella si apre con la musicalmente clamorosa "Carmè", brano caratterizzato da un cantato tra scioglilingua e atmosfere sognanti e una base musicale sui cui non è possibile stare fermi.

Segue "Foto", uno dei pezzi più sottovalutati della discografia di Carella. Più che una semplice traccia, una apoteosi di sintetizzatori e tastiere accompagna un testo delicato e dolce che parla di una amore timido, confuso in bilico tra la voglia di buttarsi e la paura di ciò che questo salto comporterebbe.

Per "Amara" Avincola ha scelto di collaborare con Anna Castiglia, valida cantautrice che ha dato un tocco in più al pezzo, con il suo timbro che si incastra perfettamente con quello di Avincola tanto da fondersi in alcuni punti della canzone.

"Parigi" con Mille è davvero romantica: sembra di essere in un film retrò in bianco e nero, mentre leggi un libro e fuori cadono gocce di pioggia sulla Senna, osservando le luci della città riflesse nella finestra.

Avincola sceglie di chiudere la parentesi relativa a "Barbara e altri Carella" con una sua versione di "Barbara", canzone con cui Carella partecipò al festival di Sanremo del 1979 arrivando secondo. Il brano, scritto insieme a Pasquale Panella, è una dedica d'amore romantica e sensuale che Avincola ha saputo cogliere appieno, omaggiandone anche il testo con il titolo del suo libro "Dolce tu per tu", parole tratte proprio dalla stessa canzone.

Per rendere omaggio a "Sfinge", album che segnò il passaggio di Carella dalla IT alla Rca e che fu il suo ultimo segnale musicale, prima di una pausa di undici anni, Avincola ha deciso di reinterpretare "Mare sopra e sotto", in collaborazione con Dente. Questa versione si distingue per un tono sognante e rilassato: le due voci trasmettono la stessa serenità, intrecciandosi alla perfezione nei versi ormai caratteristici di Carella, accompagnate da una piacevole chitarra che arricchisce e valorizza ulteriormente la canzone.

La canzone scelta da Avincola per rendere omaggio al disco "Carella De Carellis" che, nel 1992, segnò il ritorno di Carella sulla scena musicale, è "L'occhio nero". Anche in questo caso, Avincola è riuscito a reinterpretare alla perfezione questa traccia, caratterizzata da una chitarra funkeggiante e cantante e dà un ritmo ossessivo e trascinante.

Nel suo viaggio di riscoperta di Carella, Avincola per rendere omaggio al concept album "Se non cantassi sarei nessuno" di Carella e Panella del 1995, una sorta di rivisitazione dell'Odissea dal punto di vista dal cantautore e dal paroliere, l'artista ha scelto di reinterpretare i brani "My baby is back" e "Partire", due canzoni che, musicalmente, suonano ancora attuale, nonostante il loro avere trent'anni.

"Avincola canta Carella" si chiude con tre brani estratti da "Ahoh yè nanà", l'ultimo album in studio di Enzo Carella pubblicato nel 2007. Le reinterpretazioni di "Lavorare no", "Oggi non è domani" e "Banalità" sono il perfetto modo di chiudere questo lavoro, poiché mostrano, sia testualmente che musicalmente, tutte le sfaccettature toccate dall'artista originario dell'EUR durante la sua carriera.

IL LIBRO "DOLCE TU PER TU" e i LIVE

Il libro racconta la vita personale e artistica di Enzo Carella, attraverso fotografie e racconti intimi e inediti di amici, musicisti e persone che lo hanno amato.

Il volume contiene inoltre, molte fotografie inedite e diverse testimonianze provenienti da alcuni importanti personaggi italiani tra cui i Goblin, Samuele Bersani, Colapesce, Fulminacci, Dente, Galeffi e Maccio Capatonda.

Infine, per non farci mancare nulla, anche i live sono stati unici e diversi uno dall'altro. L'artista ha portato in scena Avincola canta Carella il 2 ottobre a Milano, il 12 ottobre a Torino e il 13 ottobre a Roma, mentre il live speciale Avincola canta Battisti è andato in scena a Tegoleto il 4 ottobre.

Il tour ha incluso anche alcune date dedicate alla presentazione del libro: a Tegoleto il 4 ottobre, a Sassari il 5 ottobre e a Firenze l'11 ottobre.

CONCLUSIONE

Questo progetto eterogeneo - composto da album, libro e live - mette in luce la grande abilità di Avincola nel cantautorato, confermandolo come un artista completo, capace di andare oltre la musica, costruendo un vero e proprio memoriale fatto di suoni e parole.


 
 
 

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