top of page

"Aurelia" dei Mario Mario è un viaggio lungo la costiera tirrenica tra amori estivi e ritmi funk - Il Sabato del Vinile

Molto spesso quando si parla di canzoni, il pubblico rimane colpito, impressionato da alcuni versi, alcune frasi che, a parer mio, senza un adeguato accompagnamento musicale, potrebbero non coinvolgere, far scattare il cosiddetto colpo di fulmine.

In altre parole, "La Donna Cannone" di De Gregori, "Futura" di Lucio Dalla, "Stanza Singola" di Franco 126, Tommaso Paradiso, "Il Mio Canto Libero" di Lucio Battisti e via dicendo, avrebbero avuto lo stesso trasporto emotivo senza quegli arrangiamenti? Ai posteri, l'ardua sentenza.


Il "Sabato del Vinile" di oggi è dedicato ad un lavoro interamente strumentale uscito nel 2024 che segna l'esordio sia di un gruppo italiano, che di una nuova etichetta indipendente Toscana.

Il lavoro in questione è "Aurelia", l'EP d'esordio dei Mario Mario, pubblicato il 18 ottobre 2024 dalla neonata etichetta Capanno Dischi.



Per i Toscani o i pratesi, il nome Capanno può suonare familiare poiché, quest'etichetta creata nel 2024, non è altro che un progetto parallelo del celebre Capanno17 di Prato, luogo di aggregazione culturale e dalla forte vivacità artistica e musicale.

Capanno Dischi, volendo proseguire sulla strada del locale, ha deciso di valorizzare i talenti locali producendo la loro musica in maniera particolare, ossia completamente in presa diretta.



I Mario Mario non sono altro che cinque ragazzi, Ivan Crisci, Andrea Cian, Alberto Della Pietra, Alessio Secco Burberi e Fabrizio Ganugi, che si sono conosciuti durante una jam session, hanno capito che suonare insieme era nei loro destini e hanno deciso di chiudersi in studio e fare un disco.

Da un punto di vista sonoro, il background del gruppo è vario e prende ispirazione da gruppi come, solo per citarne due, Nu Genea e Calibro 35; da questo mix sonoro vario, tra moderno e contemporaneo, artisti italiani e artisti stranieri, è nato "Aurelia", un ep dalle atmosfere etno-funk e world music, ricco di energia e che mostra tutta l'abilità e la bravura di questi musicisti.



Detto questo, "Aurelia" dei Mario Mario non è solo il semplice disco d'esordio di questo gruppo, ma è un vero proprio viaggio composto da 6 tracce strumentali registrare in live session che trasportano gli ascoltatori lungo l'Aurelia, la famosa strada costiera che inizia nel Lazio, passa per la Toscana e arriva fino in Francia costeggiando tutto il Mar Tirreno e Mar Ligure.


Infatti, i nomi delle sei canzoni che compongono il disco, richiamano sei località situate lungo questa celebre limbo di terra che separa il mare con il magnifico entroterra toscano.

Essendo brani interamente strumentali, le canzoni di "Aurelia" sono caratterizzate da un sound fresco, coinvolgente ed estivo, adatto per diventare la perfetta colonna sonora di quelle giornate passate in spiaggia con gli amici, tra un bagno al tramonto, le birrette intorno ad un falò e flirt improvvisi e da batticuore.



Lato A

Il viaggio inizia da "Riotorto", primo brano pubblicato dai Mario Mario caratterizzato da un ritmo frenetico ed irresistibile, che rende impossibile stare fermi.


La seconda tappa è "Calafuria", canzone dall'atmosfera più misteriosa, grazie ad un synth vaporoso e ad un mandolino incalzante che prendono per mano l'ascoltatore, lo accompagnano e lo preparano all'esplosione funk paradisiaca che caratterizza questa traccia.



Questo primo lato si chiude con "Follonica", il mio brano preferito dell'intero lavoro e che ormai è diventato la colonna sonora dei miei viaggi in macchina poiché, ad ogni ascolto, mi fa sentire all'interno di un vecchio film poliziesco degli anni '70.



Lato B


"Buca delle Fate" è la canzone d'apertura della seconda facciata. Questo brano, introdotto da un synth magico, un basso incalzante e da una chitarrina funky sorprende per via dei suoi continui cambi, nell'arco di meno di cinque minuti, che mostrano tutta la bravura come musicisti dei Mario Mario.


Il disco prosegue con "Torre Mozza", il brano, a parer mio, dall'aria più malinconica dell'intero disco, nonostante un Sax e delle percussioni irrefrenabili. Questa traccia, non so il perché, mi lascia un sapore agrodolce ad ogni ascolto. Potrebbe essere la perfetta colonna sonora della fine di un amore estivo, un amore passionale, divertente, senza vincoli ma effimero.


"Aurelia" si chiude con "Cala Violina", brano che segna la perfetta conclusione di questo viaggio perché, introdotto da un lento crescendo, culla l'ascoltatore, fino all'esplosione finale. Un mix di suoni, ritmi, vibrazioni che fa venire voglia a qualsiasi persona che stia ascoltando questo lavoro di prendere la macchina, cercare il concerto dei Mario Mario più vicino e andarci per farsi trascinare e rapire dalla magia che questo gruppo riesce a trasmettere.



"Aurelia" è uscito il 18 ottobre 2024 per Capanno Dischi sia in formato digitale, che in versione vinilica.

L'edizione a 33 giri è stata realizzata dall'etichetta di Prato, DDR Studio e Secco ed è caratterizzata dallo stesso artwork dell'edizione online nella parte anteriore, mentre in quella posteriore sono indicate la divisione delle tracce sui rispettivi lati, la loro durata e i crediti di coloro che hanno contribuito alla realizzazione di "Aurelia".

Essendo la prima pubblicazione di Capanno Dischi, il codice di questo lavoro è CPD-001-33 ed esso è indicato sia sulla costina della copertina, che nelle matrici del vinile.

Nonostante sia l'esordio di questo gruppo e di questa etichetta, il fatto che si sia scelto di pubblicare "Aurelia" anche in formato fisico, acquistabile sul sito di Capanno, fa capire come questa nuova realtà ci tenga a proporre lavori di qualità e a far sì che essi possano prendere vita fisicamente, andando oltre alla vita digitale.




Comentarios


I nostri visitatori unici dal 1 Gennaio 2021:

LA NOSTRA NEWSLETTER

Grazie!

  • Bianco Instagram Icona
  • TikTok
  • Bianco Spotify Icona
  • Bianco YouTube Icona
  • Bianco Facebook Icon
  • Whatsapp
bottom of page