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Wism & Perenne, “Pubblicità” è il primo tassello del loro joint album - Intervista

Lo scorso 13 giugno è uscito "Pubblicità", il nuovo singolo di Wism & Perenne, nomi d'arte di Gabriele Terlizzi e Danilo De Candia, musicisti attivi sulla scena musicale italiana da almeno un decennio sia con i propri progetti solisti, sia come collaboratori di artisti del calibro di Franco126.



Dopo aver collaborato insieme nel progetto The Pier e aver stretto un legame quasi fraterno, Wism & Perenne hanno deciso di tornare sulla scena insieme per realizzare il loro primo Joint Album, del quale "Pubblicità" è il primo tassello estratto.


In occasione della pubblicazione del singolo, ho avuto il piacere di fare quattro chiacchiere telefoniche con Gabriele e Danilo e di parlare di "Pubblicità", di com'è nata la loro amicizia e la loro collaborazione artistica e del loro rapporto con Franco126, cantautore con cui lavorano sia in studio, sia facendo parte del suo gruppo di spalla.



Ciao Danilo e ciao Gabriele, benvenuti su IndieVision. Come vi sentite ora che il vostro nuovo singolo “Pubblicità” è finalmente uscito?

 Wism: Guarda, secondo me è un periodo abbastanza incasinato per noi. Fra la chiusura del pezzo, il lavoro su altri brani, il tour insieme a Franco, le aperture ed altri lavori paralleli che stiamo facendo stiamo belli ingolfati. Forse, dobbiamo ancora realizzare che è uscito un primo tassello importante del progetto che abbiamo insieme. Diciamo che, siamo contenti della recezione e tutto il resto.

 

Per il pubblico di IndieVision, volete raccontarci da dove provengono i vostri nomi d'arte, Perenne e Wism?

Perenne: allora, il mio, Perenne, nasce originariamente da un nome più esteso. Per scherzare, avevo messo come nome su Instagram, Raffreddato Perenne, perché sono spesso raffreddato. Per cui mi sono permesso di eliminare il raffreddato e di lasciare il perenne. Perenne mi è piaciuto perché l’ho trovato abbastanza efficace, secondo me, essendo una semplice parola che potevo giocarmela come volevo, essendo anche adattabile a diversi contesti e ancorabile anche ad altre parole in fondo.

Wism: il mio, Wism, è un acronimo di “Winter in St. Moritz”, che sarebbe un pezzo strumentale del mio artista preferito, Panda Bar, membro degli Animal Collective, e presente nel suo primo album anonimo. Facevo musica strumentale, soltanto con la chitarra e mi serviva uno pseudonimo. Diciamo che è un pezzo dispari, con tempi dispari, soltanto chitarra, ed era abbastanza affine alla tipologia di musica che stavo facendo in quel momento e mi sembrava un bello omaggio e il perfetto sunto di quello che stavo facendo in quel momento.

 

“Pubblicità” non è la prima canzone a cui avete lavorate insieme. Infatti, oltre a collaborare fianco a fianco per la produzione e la scrittura di alcuni brani di Franco 126 e altri artisti, avevate già lavorato all'interno del progetto math rock The Pier.

Volevo chiedervi, come e quando è nata la vostra collaborazione musicale?

Wism & Perenne: Non lontano, ormai 2014, 2015, parliamo di all'incirca dieci anni fa.

Wism: Io e Davide Pasculli, il batterista di The Pier che suona anche con Franco, avevamo creato questo progetto math rock. Inizialmente era un duo basso e batteria ma dopo un po' si è aggiunto Danilo alla chitarra. Da lì abbiamo iniziato a fare, effettivamente, musica insieme. Quello è stato il primo progetto, però poi, nel corso degli anni, abbiamo fatto un sacco di cose insieme, anche per altri progetti di Dani, miei e di terzi. Diciamo che facciamo sempre musica insieme.

 

Qual è stata la scintilla che vi ha spinto a tornare a lavorare insieme, con i vostri nomi Wism e Perenne, dopo la pubblicazione dei vostri lavori come solisti?

Wism: in realtà, i pezzi che abbiamo insieme nascono quasi prima del disco di Danilo.

Perenne: Si, è un po' come se fosse (il futuro album che uscirà del duo) un disco di mezzo tra il disco di Gabriele, Wism da solo, e del mio, Perenne. A livello cronologico nasce nel mezzo, più o meno. Io stavo iniziando a scrivere delle cose per il mio progetto, ma ero ancora agli albori. Più o meno durante la pandemia, abbiamo iniziato a maneggiare questi brani.

Wism: l’idea di un disco insieme è stata una costante all'interno dello sviluppo dei progetti singoli. Noi facciamo da sempre musica insieme e quindi era un passaggio abbastanza ovvio, quello di congiungerci con un disco insieme.

Semplicemente, avendo iniziato a fare musica italiana con i nostri nomi singoli, abbiamo detto: “vabbè, proviamo a fare questa musica insieme”. La cosa più logica da fare era mantenere i nomi singoli e accoppiarli. Di base avevamo voglia di fare una musica più leggera possibile, divertente, con i riff e dalle vibes estive.

Quindi, un po' di anni fa abbiamo iniziato a stendere giù questi pezzi ma lavorando a tanti progetti, l'ordine cronologico di uscita delle varie cose non corrisponde all'ordine in cui vengono pensate. Adesso, invece, abbiamo capito che era il momento di far uscire le canzoni fatte insieme e quindi stanno uscendo.

 

Il Joint Album che uscirà è nato qualche anno fa però, per via dei vari altri impegni che avevate, avete atteso il momento giusto per pubblicarlo.

Perenne: Abbiamo anche atteso il fatto di avere entrambi due profili artistici, sostanzialmente distinti, che a un certo punto potevano incontrarsi. È stato anche questo un po' il ragionamento dal punto di vista discografico, se vogliamo dire.

Wism: Sì, perché il mio progetto solista era già uscito, quello di Dani doveva ancora uscire, e per dare la giusta dignità e importanza ad ambi i progetti singoli.

 

Il vostro nuovo singolo, “Pubblicità”, è un brano che fonde diversi stili, dall'elettronica al funk fino all'indie pop, capace di rapire l'ascoltatore fin dai primi secondi e caratterizzato da un sound raffinato e travolgente. Da dove nasce questa canzone?

Wism: La base del beat è partita da Dani.

Perenne: Sì, avevo abbozzato, più o meno, un'idea di questo pezzo che aveva una strofa ma necessitava di un ritornello. In concomitanza con il periodo in cui stavo iniziando a scrivere le mie primissime canzone, ho fatto ascoltare a Gabriele questo pezzo e lui, spontaneamente, ha tirato giù subito delle idee melodiche rispetto al ritornello.

Diciamo che, in realtà, il brano si è fatto un po' da sé perché poi, quando gli feci ascoltare la bozza, venne fuori subito un ritornello e poco dopo lui scrisse la sua strofa e lo chiudemmo.


In sostanza, era un pezzo che avevi già abbozzato e creato ma gli mancava qualcosa e facendolo ascoltare a Gabriele, sei riuscito a trovare quel qualcosa per chiuderlo.

 

Quali ascolti hanno accompagnato o ispirato, se così possiamo dire, il sound di pubblicità?

Perenne: Io ci trovo un po' di Beck dentro, ma è una sensazione mia. Era era un periodo in cui lo stavo ascoltando molto e quindi penso sia rientrato, in qualche modo tra le scelte di produzione e di arrangiamento, ma magari è una mia visione.

Wism: Per me, e questa sarà la linea guida anche delle nostre prossime uscite, è sicuramente il mondo della musica è un po' brasiliana.

Perenne: c'è un tocco un po' tropical, mettiamo così, ma che in questo pezzo esce fuori anche meno, forse in qualche scelta sonora. Negli altri, invece, sarà un po' più spinto, questo impulso uscirà fuori un pochino di più. Questo immaginario, diciamo che sarà il filo rosso che terrà collegati un po' tutti i brani del disco, insomma, se vogliamo proprio trovarne uno.

 

“Pubblicità”, così come i vostri lavori solisti e il lavoro del progetto The Pier, è uscito per Kallax Records, a parer mio una delle migliori etichette discografiche indipendenti in circolazione, capace di proporre un nucleo variopinto di artisti dall'altissimo livello qualitativo ed artistico. Quanto è importante per voi e la vostra musica avere una simile etichetta a vostro fianco?

Wism: Guarda, è un discorso strano perché alla fine non sappiamo realmente la percezione che c’è dall’esterno del catalogo di Kallax, perché è una realtà con cui collaboriamo da sempre. Adesso si chiama Kallax, ma per noi rimarrà per sempre Gigi, ossia ragazzo che ci ha aiutato in ogni step della nostra carriera musicale. Lui c'è sempre stato, fin dai The Pier, e di conseguenza conosciamo sempre le sue idee, i suoi gusti, gli altri artisti che stanno in etichetta. È come se stessimo parlando di nostro fratello maggiore, è strano per noi percepirla effettivamente come un'etichetta. In altre parole, è semplicemente un'altra persona con cui si fa musica, con cui si cura un aspetto diverso rispetto a quello della propria creazione, ma nonostante questo è parte integrante del percorso che fa sì che esista un pezzo online nel mondo.

È importantissimo fare i nostri progetti con Gigi più che farla con Kallax, è una questione di percezione, perché per noi è abbastanza strano rispondere a questa domanda omettendo il rapporto umano che c'è con Gigi.

 

Per voi non è Kallax Records, per voi è Gigi che vi ha accompagnato in tutti gli step della carriera. È come se fosse un terzo membro del duo, è questo il rapporto che avete, un rapporto quasi familiare e stretto che, allo stesso tempo, vi dà la piena libertà di fare quello che volete.

Wism: Questa è la cosa principale, è l’aspetto che ha reso il rapporto sempre molto onesto e duraturo. Gigi abbraccia il nostro modo di fare musica. Nei dieci anni e passa che facciamo musica, abbiamo cambiato, esplorato tante cose, ma c'è sempre stato un massimo rispetto, una massima curiosità nel capire ogni nostra mossa, ogni sfumatura relativa alle idee musicali che vogliamo manifestare. La libertà è l'elemento più figo che si è instaurato nel nostro rapporto con Gigi e con Kallax.

Se ci pensi bene anche gli altri ragazzi, come i Comrad e altre band punk, i stanno altre band, hanno molta libertà in quello che fanno. Emerge sì il gusto di Gigi da tutte quelle che sono le uscite, m allo stesso tempo c’è anche molta varietà negli altri progetti.

 

Oltre ad aver partecipato alla realizzazione dell'ultimo disco di Franco126, voi due collaborate e suonate dal vivo con il cantautore romano da ormai diversi anni.

Come è nata questa vostra collaborazione con Franco?

Perenne: Suonando con i The Pier ci capitò l'occasione di fare un'apertura per una delle prime band che seguiva Davide Caucci, di Bomba Dischi, i Boxerin Club. Noi facemmo una data con loro a Terlizzi e ci conobbe lì. Eravamo veramente molto piccoli, tutti liceali, ma si prese molto bene con noi ed iniziò, per quanto possibile, a metterci in mezzo a situazioni targate Bomba Dischi, come feste, concerti ed aperture.

Da subito, quindi, si è creato un legame che si è consolidato nel tempo. Molto naturalmente, poi, quando Franco uscì con il suo primo disco, Davide ci propose di fargli da band, visto che gli serviva un organico, poiché non lo aveva. Davide, quindi, scelse di prenderci a pacchetto tutti e tre. È stato un incontro fortunato, ma credo che la riflessione di Davide sia stata anche quella di provare a far incontrare Franco con delle persone molto simili, sotto diversi aspetti.


Per via di questo rapporto, che possiamo definire amicizia con Franco, quest'estate avete avuto e avrete la possibilità di aprire alcune date del suo tour estivo.

Volevo chiedervi, quant'è importante per voi la dimensione live?

Wism: Io devo dire la verità, ho opinioni contrastanti. Sicuramente è bello e utile suonare dal vivo, però per me, personalmente, non è il mio modo preferito per interfacciarmi con la musica. Preferisco ascoltarmi un disco in cuffia bene, con pazienza, potermelo riascoltare più volte, prendermi un momento solitario per avere l'esperienza musica e anche scoprire musica nuova.

Dal punto di vista di spettatore dico che la musica dal vivo è bellissima, tutto il resto è bello, ma nell'ascolto disco, nello studio per me c’è più magia. Nonostante questo mio parere, mi piace tantissimo andare ai concerti.

Per il discorso a parte inverse, ossia artista che proponi la tua musica dal vivo, è fantastico avere un riscontro immediato di quello che si fa, vedere persone nuove che non ti conoscono dirti che belle canzoni, che bel concerto e tutto il resto.

Per il tipo di progetti che stiamo portando avanti adesso c'è anche un altro discorso da fare: l'impossibilità di suonare tutti gli strumenti dal vivo per questioni pratico ed economiche. Quella che stiamo portando in giro è una tipologia di live dove siamo un po' vincolati a suonare con sequenze, ma, nonostante ciò, credo che la formula ridotta con cui stiamo girando stia piacendo.

Wism & Perenne: Questa formula è un buon compromesso per il momento,  è un buon punto di partenza che, speriamo, nel futuro possa allargarsi, anche se non lo sappiamo neanche noi.

Wism: Le aperture si stanno svolgendo con io la chitarra e Dani al basso. Entrambi cantiamo con alcune sequenze. È un set abbastanza filato, nel senso che i pezzi sono quasi tutti collegati. Come stiamo girando è anche un po' un sunto, una riduzione di come Dani portava i suoi live da solo ed io portavo i miei live da solo. È una via di mezzo che concilia un po' vari aspetti e varie sequenze.

 

Passiamo ad una domanda un po' più tecnica. Quant'è dispendioso riuscire a suonare la stessa sera sia i brani del proprio repertorio o progetto e dopo far parte del gruppo di supporto di Franco?

Perenne: In realtà, ti dirò, i problemi non sono nemmeno legati alla performance in sé, ma più alla logistica degli orari, che sono sempre abbastanza stringenti. Ad esempio, quando finiamo un soundcheck con Franco dobbiamo iniziare subito il nostro.

A volte capita che gli hotel dove dormiamo siano vicini alle location, altre volte invece sono più lontani e quindi gli spostamenti aggiungono altro tempo, rischi di non far in tempo a cenare, preparati e quindi lo sbatti sta più in queste cose.

Poi, dal punto di vista della fattibilità, il nostro live dura più o meno una ventina di minuti, quindi è sostenibilissimo fare altro dopo.

Wism: Alla fine un po' lo senti che hai fatto due live.

Perenne: Sì, ma la cosa di pensare se ho tempo, chissà se c'ho tempo per farmi una doccia prima di poter tornare sul palco, è quella più problematica.

Noi, suonando prima, abbiamo la convocazione prima in location e quindi hai dimezzato il tempo disponibile per rilassarti per un attimo. Nonostante questo, per il momento, abbiamo fatto già quattro aperture ed è andato tutto in pace.

Wism: Alla fine si mette un po' il pilota automatico. Sul momento, manco realizziamo troppo bene di aver fatto due concerti, basta semplicemente seguire la musica.

 

Il fatto del doppio live, sembra essere più dispendioso dal punto di vista del timing, delle tempistiche, piuttosto che dal punto di vista dell'esibizione. Perché una volta che siete sul palco, riuscite a fare tranquillamente tutto e la stanchezza forse salirà dopo.

Wism: La stanchezza sicuramente si accusa dopo, ma quando inizi a suonare, il tempo vola. Alla fine, aggiungere venti minuti in più rispetto a un concerto di due ore, comunque ti sembrerà di aver suonato un’oretta e mezza.

 

Per il momento è uscita solo “Pubblicità”, ma sicuramente nei prossimi mesi usciranno altri brani inediti che anticiperanno la pubblicazione del vostro joint album.

Volevo chiedervi, per chiudere questa intervista e lasciarci con un po' di curiosità, tre parole a testa con le quali descrivereste il vostro nuovo album in arrivo.

Wism: Io mi gioco subito il Solare, Samba e poi Balneare.

Perenne: Io dico Pallone, inteso come calcio, Gioca Bonito e Riff.



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