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"WHOA": la percezione della realtà descritta da Birthh


“Spero solo che le persone che ascoltano la mia musica provino qualcosa.

Voglio aiutare le persone con questo album.

Alla fine, spero che infondi una certa positività”


WHOA è un urlo di gioia, che Birthh ha scelto come titolo del suo nuovo disco - in uscita oggi per Carosello Records - che rappresenta una raccolta di descrizioni sulla percezione umana della realtà.

Così la giovane cantante ci permettere di entrare nel suo mondo, comprendere la sua musica e farci trasportare dalle diverse tracce.



Alice Bisi rappresenta un esempio di quelle realtà che, valorizzando il nostro paese, viene esportata oltre i confini, avendo suonato a festival internazionali con artisti del calibro di Mac DeMarco, Nick Murphy o Imagine Dragons e avendo in programma concerti nei prossimi mesi in città come Leeds (UK) e Austin (TX).

Alice ha registrato le demo dell’album in 9 mesi nello studio creato da lei stessa nella sua cameretta, prima di ultimarlo a New York con Lucius Page e il vincitore di un Grammy Robert LB Dorsey.

Birthh ha pubblicato da settembre 2019 a febbraio 2020 quattro singoli, rispettivamente, "Supermarkets" "Yello/Concrete", primi due pezzi dell'album, "Parakeet", dedicato a sua nonna, e "Space Dog", brano che chiude il disco. Per conoscere questi piccoli pianeti - come la cantante definisce i suoi stessi lavori in studio - Alice li ha raccontati, permettendoci così di considerare la lingua inglese più vicina alla nostra, capire da dove sono nate le diverse tracce e produzioni e cercare di interpretarle al meglio.

Come già accennato prima, il filo rosso che lega le tracce di Whoa è il racconto dello stato d'animo delle persone, spesso caratterizzato da ansie, paure e dubbi sul futuro, che cerca di correre rischi, spingersi oltre i propri limite.


"Le persone sono solo persone, non sanno cosa stanno cercando" : questo è l'inizio del viaggio, e non poteva essere migliore. "Supermarkets" descrive in maniera diretta, la realtà, dove le persone cercano risposte muovendosi negli scaffali dei supermercati, correndo verso una meta immaginaria, anche se lungo il tragitto capiscono che non sanno il perchè delle loro azioni.

La creazione di "Yello/Concrete" - dove la chitarra acustica è affidata a Generic Animal - ha a che fare con la sensazione di sentirsi costantemente indietro su tutto e non pensare mai di fare abbastanza. "Per ora tutto ciò che posso fare è rimanere a terra (quit doing handstands, always on my two feet ), essere presente e fare del mio meglio ogni giorno - racconta Birthh - noi umani siamo così limitati e imperfetti (nella canzone parlo di trainers that are made of concrete) ma non è necessariamente una brutta cosa, c'è così tanto bene che possiamo fare e lo trovo così bello."

"Audio 1" e "Audio 2" sono tracce che rappresentano un momento di leggerezza e libertà, lasciando un po ' di spazio affinché l'ascoltatore possa rilassarsi, prima di riscoprire altra musica.


"A volte vorrei poter progettare occhiali da sole che possano farmi vedere l'universo per quello che è, senza filtri umani, e contemplare tutta la bellezza guardandola nella sua forma più pura". Dalle parole di Alice scopriamo il significato del pezzo "Ultraviolet", il colore che possono vedere animali come le api ma non noi. È un esempio di cambiamento di prospettiva, di quanto la nostra vita sia limitata a ciò che sono i nostri sensi e il nostro intelletto. Nella vita, infatti, ci sono cose più grandi di noi, che siamo spesso costretti ad accettare con passione e con amore. Di questo parlano i brani "Parakeet", insieme di ricordi di Birthh con sua nonna, e "Human Stuff", dove il tema centrale è la tendenza della società a minimizzare le lotte che le persone con malattie mentali devono affrontare nella vita di tutti i giorni.


Ascoltando questo disco, si può notare quanto la musica sia un potete mezzo di comunicazione e quanto Birthh, nonostante abbia sogni grandi, mantenga i piedi per terra, capace di fotografare la realtà in questo suo piccolo ma grande album, mix di pop, folk e rilassanti ritmi jazz che si sposano armoniosamente con l’elettronica.


Non mi resta che augurarvi buon ascolto!





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