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I Vent'anni di Ella Codesta


Abbiamo solo vent'anni, abbiamo solo vent'anni

Un mondo davanti, che ci vomita addosso i suoi danni


"Vent'anni" è il nuovo singolo di Ella Codesta, pubblicato venerdì 27 marzo, in seguito all'uscita del suo album d'esordio "Intolleranze" nel 2019.

Questo brano, come già si evince dal titolo, racconta il malessere generazionale dei giovani di quest'età, le insicurezze, le sbronze, le compagnie di amici e i piccoli drammi. Questi sono gli anni però nei quali si prova a capire cosa fare del proprio futuro, sono gli anni dove si prova a trovare la propria strada percorrendo un percorso ad ostacoli.

Per conoscere meglio la storia nascosta dietro a questo brano abbiamo fatto qualche domanda a Martina Firinu, vero nome della cantante milanese.


Ma che cosa rappresenta questo brano per Ella Codesta e, soprattutto, cosa l'ha spinta a scriverlo?

"Vent'anni" rappresenta il riassunto delle mie emozioni e dei miei pensieri degli ultimi anni . Più volte mi sono sentita fuori posto, fuori luogo, fuori età, come se non riuscissi a tenere il ritmo di questa società, con tempi e modi che non sentivo appartenermi, all'interno di una catena dove non mi sentivo a mio agio. Con questo brano non voglio esprimere solo emozioni buie o un senso di frustrazione, perché vorrei che passasse il messaggio che per quanto a volte sentiamo pesarceli addosso questi vent'anni, sono l'età determinante per ciò che vogliamo diventare e che vogliamo fare, e sopratutto, il momento in cui ci viene richiesto di prendere una posizione molto forte di fronte a ciò che ci accade attorno.

Credo che sia l'età in cui si fa spazio con prepotenza la consapevolezza del nostro far parte di qualcosa di molto grande, che in un primo momento ci fa sentire schiacciati e piuttosto persi, ma non per questo dobbiamo rassegnarci.


"Vent'anni" è collegato in qualche modo ad "Intolleranze" o rappresenta l'inizio di un nuovo percorso?

Credo che indubbiamente rimanga una sorta di filo comune ad unire a livello emotivo il mio primo disco e questo brano, ma dal punto di vista della scelta delle parole nel testo e negli arrangiamenti ci sia molta più consapevolezza e maturità, ed è giusto e normale così, la maggior parte delle canzoni di Intolleranze sono state scritte 5,6 anni fa, di situazioni e stati d'animo ne ho cambiati parecchi.

Sentirti cantare "Abbiamo solo vent'anni" mi ha ricondotto immediatamente al brano "Vent'anni" degli Zen Circus. Conoscevi questa canzone? Hai tratto ispirazione da questa o semplicemente a posteriori hai visto che queste canzoni raccontano entrambe della stessa età?

Ascolto ed apprezzo molto gli Zen Circus, di conseguenza conosco la loro Vent'anni, non sono stata influenzata da questo però, no, ognuno chiaramente racconta le proprie emozioni e i vent'anni li passiamo tutti, poi c'è chi li canta, chi li scrive, chi li dipinge e chi semplicemente li vive.


In un periodo buio, dove siamo costretti a stare a casa, ci resta poco da fare se non sognare a cosa potremmo fare una volta che tutto ciò finirà. Cosa vorrai fare nell'immediato futuro? Hai pensato a qualche idea per presentare al pubblico questa canzone, magari tramite un video?

In queste giornate così assurde la cosa che faccio più di tutte è sicuramente suonare, scrivere, registrare, ma sto anche leggendo molto e dipingendo. È una situazione che mi lascia piuttosto senza troppe parole, perché ti rendi conto di quanto siamo piccoli di fronte a certe cose e di quanto siamo legati tutti tra di noi, in un modo o nell'altro. 

Nell'immediato futuro non nego che vorrei poter tornare a suonare, ho davvero tanta voglia di suonare il più possibile in giro, ma anche fare un viaggio, magari entrambe le cose ecco, girare l'italia suonando.

L'idea di un video per Vent'anni chiaramente era in programma e speriamo di poterla realizzare, tutto dipenderà dal tempo e come andranno le cose, ma siamo fiduciosi che tutto andrà per il meglio.


Questo singolo rappresenta lo sfogo condiviso di una generazione, che ricerca nelle canzoni le risposte alla vita o semplicemente un punto d'appoggio, per sentirsi compresi e accettati per come si è.


In un momento così delicato e difficile, la musica si riconferma sempre essere un'ottima compagnia, per cercare di distrarci per qualche minuto, e per essere da stimolo a non arrenderci e cercare con le nostre forze di andare avanti e sopravvivere a tutto quello che ci sta succedendo.



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