Il 31 maggio è stato il giorno del debutto di "Mary", l'ultimo EP di Tosca, un viaggio intenso attraverso le varie fasi di una storia d'amore raccontato attraverso quattro tracce intrise di pop-punk e sensibilità indie. Ogni canzone si distingue per esplorare le gioie, le paure, le crisi e le riflessioni che caratterizzano ogni relazione umana, tessendo un racconto emotivamente potente.
Tosca, pseudonimo di Alberto Toscani, ha radici profonde nel mondo del pop-punk, influenzato da band come Blink-182 e Sum-41 fin dall'adolescenza. Collaborando con il produttore Leonardo Brillo, ha dato vita a un progetto che è partito come un'esplorazione personale attraverso le dinamiche amorose moderne, culminando nell'EP "Mary". Con una voce appassionata e testi che trasudano sincerità, Tosca riesce a catturare l'essenza di ogni fase dell'amore, rendendo ogni brano un capitolo essenziale di questa storia narrativa.
Ciao Tosca, grazie per essere qui con noi oggi. Puoi parlarci dell'ispirazione dietro il tuo nuovo EP 'Mary' e come è nato il concetto delle quattro fasi dell'amore?
Ciao! La nascita di questo progetto è stata molto spontanea. Si tratta di un lavoro che mi portavo dietro da più di un anno e parla letteralmente di quello che mi è capitato appunto in quel periodo. Quando vivevo un qualcosa, scrivevo, quindi la narrazione è stata una conseguenza di ciò che capitava in questa mia storia.
La prima traccia dell'EP, 'Invece no', cattura la tensione del primo incontro. Come sei riuscito a trasmettere musicalmente la lotta interiore tra attrazione e paura?
“Invece No” è nata da un discorso con un amico, al quale stavo raccontando di aver conosciuto una persona, ma inizialmente ero poco propenso a portare avanti la cosa fino ad un primo incontro. Dopo quella chiacchierata, dove lui mi ha “convinto”, ho iniziato a scrivere questa canzone per esternare tutti i pensieri e i dubbi che vivevo prima, e dopo l’appuntamento.
Con 'Bella' entriamo in una fase di passione travolgente. Cosa volevi trasmettere con questo brano e come hai lavorato sulle melodie per catturare l'euforia dell'amore?
“Bella” era “la canzone da dedicare” quindi volevo che potesse emozionare e riuscisse a trasmettere tutto quello che provavo. Ricordo che ero a casa con il mio migliore amico, con il quale produco tutte le mie canzoni, lui ha preso la chitarra facendo un semplicissimo giro di accordi. L’obiettivo era quello di trasmettere le emozioni tramite le parole e una musica semplice ma che potesse catturare l’attenzione.
‘Mary’ è la fase della rabbia, quella più struggente e carica di delusione. Che valore dai alla rabbia in questo contesto e in che modo si lega alle altre fasi dell’ep?
“Mary”, è una conversazione che non è mai avvenuta. E’ quel confronto che fai con qualcuno, nella tua testa. Dove ti sforzi di capire come mai le cose siano andate in un certo senso. Si sa, non sempre finisce tutto bene e spesso, capita che rimangano dei dubbi appesi. Mentre scrivevo questo brano cercavo di trovare una risposta ad alcuni dubbi.. e spoiler: mi sono ritrovato con ancora più domande!
L'ultima traccia, 'L'ultima volta', lascia l'ascoltatore in una sospensione malinconica. Quali sensazioni speri che il pubblico provi ascoltando questo brano?
Sarebbe bellissimo se “L’ultima Volta” portasse gli ascoltatori a voler ricominciare da capo. A volte bisogna metterci una pietra sopra, però anche ripercorrere il percorso può aiutare a capire certe cose, e a migliorarsi per il futuro. Mi piaceva l’idea di trasmettere alle persone l’avvicinarsi di questa Ultima Volta e che comunque si continuasse ad andare in contro a questo finale.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti musicali? Hai già in mente nuove tematiche o sonorità da esplorare?
Per adesso sto continuando come ho sempre fatto: lavorando in cameretta con il mio migliore amico a nuove canzoni. In questo esatto momento non abbiamo un’idea precisa e non stiamo ricercando nulla in particolare, stiamo facendo diversi esperimenti anche in base agli ascolti che facciamo nel tempo.
Oltre alla musica, quali sono le esperienze o gli eventi della tua vita che hanno avuto un impatto significativo sul tuo sviluppo artistico e personale?
In questo momento ti direi che gira tutto attorno agli amori che ho vissuto, perchè principalmente scrivo di quello. In realtà nel mio sviluppo artistico c’è tutta la mia vita. Cerco sempre di esprimere la maggior parte delle cose che mi capitano, sempre rimanendo coerente. Il fatto di non nascondermi e di esprimermi in modo spontaneo, permette al mio sviluppo artistico e personale di crescere insieme, che per una persona come me, è fondamentale!
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