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"Sugar Undercover": quando i classici della musica italiana incontrano le nuove generazioni

Per festeggiare il suo novantesimo anniversario, la storica etichetta Sugar Music riconferma ancora una volta la propria vena di ricercatrice di talenti. Questa caratteristica, infatti, contraddistingue anche l’animo della figura chiave della label Caterina Caselli, fondatrice dell’etichetta e scopritrice, tra l’altro, di artisti del calibro di Francesco Guccini, Paolo Conte, Andrea Bocelli, Negramaro ed Elisa, solo per citarne alcuni.



"Sugar Undercover" è sia una raccolta di 10 clamorosi pezzi che hanno fatto la storia della musica italiana, risalenti agli anni ‘60/70 e legati in qualche modo alla storica etichetta, sia una vetrina per 10 giovani talenti emergenti, alcuni noti e con un più che discreto seguito sui social, in particolare tik tok, mentre altri sono delle vere e proprie gemme nascoste del vastissimo panorama musicale indipendente ed emergente italiano. Inoltre, a questi 10 talenti, è stato data carta bianca, ossia hanno avuto la possibilità, sfoggiando la loro bravura e il loro coraggio, di riproporre queste pietre miliari secondo il proprio stile e accompagnati dagli strumenti di fiducia, in particolar modo l’ukulele, dando così una veste semplice e personale ai brani che hanno interpretato.


Tutte e 10 le cover son state registrate agli studi della Sugar Music situati in Galleria del Corso a Milano, luogo celebre per essere una delle culle della musica italiana fin dagli anni ’60. Per quello che riguarda la produzione, tutti i brani sono stati prodotti dal solo Iacopo Sinigaglia, eccezion fatta per “Azzurro”, “Gloria” e “Tanti Auguri” tracce a cui ha lavorato, insieme a Iacopo, anche Claudio Marciano.


"Che vuole questa musica stasera" Serepocaiontas: Questa celebre canzone, contenuta nella colonna sonora del film “Profumo di donna”, cantata in origine da Peppino Gagliardi è interpretata in questa raccolta da Serepocaiontas, la quale, accompagnata dal solo suono dell’ukulele, ne fa una versione delicata ed intima, in cui l’emozione e una lacrimuccia può facilmente prendere il sopravvento nell’ascoltatore.


"Nessuno" - maniviola: questa canzone è uno dei primi successi pubblicati da una giovanissima Mina sul finire degli anni ’50 e risalito alla ribalta negli ultimi anni grazie alla sua presenza in alcune puntate della fiction Rai “L’Amica geniale”. L’interpretazione di maniviola è molto interessante perché, accompagnata dal suo ukulele e dal kazoo nella seconda parte, riesce a tenere testa ad un mostro sacro come la tigre di Cremona creando così una sua versione personale molto ritmata e, che fin dal primo ascolto, facilmente entra in testa.


"Ba ba baciami piccina" - Vittorio Poli: accompagnato dalla sua chitarra Vittorio Poli riesce a riammodernare, un po' alla Fulminacci e senza tradire il suo sound originale, questa celebre swing di Alberto Rabagliati degli anni ’40, conosciutissimo anche oltre oceano grazie alla versione inglese di Rosemary Clooney del 1952.


"Quando m’innamoro" - Notlau: presentata al Festival di Sanremo del 1968 da Anna Identici, questa canzone può ricordare a molti, soprattutto ai fan della Marvel, un celebre brano inglese “A man without love” di Engelbert Humperdinck; infatti, esso non è altro che la cover inglese del pezzo di Anna Identici, a dimostrazione di come negli anni ’60 gli interscambi musicali tra il bel paese e il Regno Unito fossero molto diffusi. Tornando a noi, anche in questo caso Notlau, tramite la sua voce delicata e all’arrangiamento spoglio basato sulla sola chitarra, suonata dal suo amico e compagno d'avventure musicali Alfonso Marsilia, da una versione molto personale e intima di questo romantico e struggente pezzo.

"Gloria" - Gaia Fusani: diciamoci la verità, questo pezzo di Tozzi del 1979 tutti in un modo nell’altro lo conosciamo e lo abbiamo cantato a squarciagola, spesso in maniera e in condizioni più o meno accettabili a compleanni, matrimoni, karaoke o serate a tema boomer intitolate “i migliori pezzi della nostra gioventù”. Nonostante tutto ciò, questa cover di Gaia Fusani, accompagnata da un pianoforte in modo da essere più in linea con la traccia originale, ci da una versione molto, ma molto più malinconica di questa hit.

"Tanti Auguri" - Arianna Poli: forse uno dei pezzi più noti della Raffaella nazionale, un brano che tutti conoscono e amano, a parte forse coloro che abitano da Trieste in su. Questo classico della musica italiana, e delle feste di compleanno e del karaoke al pari o forse superiore a "Gloria" di Tozzi, con un testo molto all’avanguardia per essere uscito nell’Italia degli anni ’70, è interpretato alla perfezione da Arianna Poli, la quale con la sua chiara e potente voce e accompagnata dalla sua chitarra, riesce a non tradire l’originale vena del pezzo recando così un fantastico omaggio alla Carrà.

"Cento giorni" - Acqua Distillata: poteva mancare all’interno di una compilation pubblicata dalla Sugar un classico della musica italiana inciso da colei che ha dato vita alla Sugar, sua maestà, Caterina Caselli? Certamente no e, l’arduo compito di coverizzare un pezzo della celebre Casco d’oro è toccato ad Acqua Distillata, cantautrice che a differenza di quasi tutti gli altri non ha pagine tik tok molto seguite e che ha già pubblicata, in maniera autoprodotta e super indipendente, due ep. La versione di Acqua Distillata, forse la più bella reinterpretazione delle dieci, ti colpisce fin da subito, fin dal delicato attacco della chitarra elettrica che accompagna una voce quasi sussurrata e dolce che si adatta alla perfezione con le amorose e agrodolci strofe di questo brano del 1966.

"Azzurro" - Clemente Guidi: Stesso discorso di “Gloria” e “Tanti auguri”, chi non conosce questo classico di Celentano scritto, per la musica, da Paolo Conte, tra le altre cose grande amico della Caselli. Clemente Guidi nella sua reinterpretazione, nonostante l’arrangiamento molto minimo basato interamente sulla chitarra, non tradisce la vena gioiosa e ritmata di questo brano, la quale si sposa anche alla perfezione con la calda voce del giovane cantautore.


"Luglio" - Emanuela Catalano: questo famosissimo e spensierato brano di Riccardo Del Turco, vincitore della manifestazione un disco per l’estate del 1968, è reinterpretato in questa compilation da Emanuela Catalano la quale, accompagnata dal suo ukulele, riesce a trasmettere tutta la spensieratezza che solo un amore estivo può donare.

"Cosa hai messo nel caffè?" - Nilo: brano anch’esso di Riccardo Del Turco ma noto soprattutto per la versione eseguita da Antoine, in coppia con lo stesso autore, durante il festival di Sanremo del 1969. La reinterpretazione di Nilo, accompagnata anch'essa semplicemente dal suo ukulele, trasmette tutta la leggerezza che avvolge questo pezzo che narra di un primo caffè che, pian piano, sfocia nell’inizio di un dolce amore.


Per concludere, l’idea che rende la raccolta "Sugar Undercover" di per sé affascinante e geniale è proprio quella di aver affidato canzoni conosciutissime al pubblico nazional popolare ad artisti emergenti, con all’attivo pochissime vere e proprie pubblicazioni ufficiali.

E voi che ne pensate di questa iniziativa? Qual è la cover che vi ha colpito di più?




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