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"Stop Devaluing Music": la raccolta firme contro l'utilizzo improprio delle AI nell'industria musicale arriva in Italia

“La proprietà intellettuale ed esecutiva delle nostre opere musicali è minacciata dal velocissimo avanzamento dell’IA musicale generativa. Tutto questo va già da tempo a discapito delle nostre royalties, dei nostri diritti, e anche delle nostre tasche”

Più di 200 artisti, da Billie Eilish a Katy Perry, Aurora e Stevie Wonder hanno firmato la lettera aperta “Stop Devaluing Music” con lo scopo di chiedere agli sviluppatori di AI, alle società tecnologiche e alle piattaforme straming di musica e videoclip di “fermare l'uso dell'intelligenza artificiale che svaluta i diritti degli artisti umani”.



La lettera è stata pubblicata dalla Artist Rights Alliance, organizzazione no profit che rappresenta musicisti, performer e cantautori. Una lotta non per andare contro l’intelligenza artificiale ma contro il suo utilizzo sbagliato: “Alcune delle più potenti società stanno, senza permesso, usando il nostro lavoro per allenare modelli di IA. Questi sforzi hanno l'obiettivo diretto di rimpiazzare il lavoro degli artisti umani”


I prototipi di intelligenza artificiale che vengono sviluppati e che si occupano di creare o ricreare immagini, musica, motivetti, basi musicali o opere d'arte attingono principalmente da una ricca fonte di dati su cui vengono "addestrati". Sviluppare un'intelligenza di questo tipo significa infatti programmarla dandole in pasto grandi quantità di informazioni e dati pre esistenti su cui costruiscono un modello via via sempre più affinato. Tuttavia, questa base dati consiste principalmente in opere già esistenti, spesso soggette a protezione da diritto d'autore. Nonostante il risultato di alcuni di questi algoritmi sia sorprendentemente realistico, è importante riconoscere che essi si basano su un'ampia raccolta di informazioni e in questo caso di canzoni e dischi già pubblici, il che solleva interrogativi etici e legali sull'originalità e la proprietà intellettuale delle opere generate.


La raccolta firme arriva anche in Italia, per mano dell'Aia Artists (Associazione Italiana Artisti e Autori) per chiedere alle Istituzioni della cultura del nostro Paese un tavolo per dibattere sull’argomento.


"Noi Artisti e Autori Italiani ci uniamo agli autori di quelle 250 firme (tra le quali troviamo Billie Eilish, Pearl Jam, Katy Perry, Elvis Costello), che sia negli Usa, sia Gran Bretagna, e in altri Paesi esteri, si sono recentemente mobilitati/e schierati contro contro l’uso improprio dell’ IA"

Ecco il link della raccolta firme lanciato  da Artist Rights Now per ulteriori informazioni. 


"Dobbiamo proteggerci, correre fin da ora, per evitare che l’intellingenza artificiale e chi lavora al suo avanzamento distrugga il nostro lavoro, trascurando i nostri diritti intellettuali ed esecutivi inviolabili"

Presidente di Aia Artists - Associazione Italiana Artisti e Autori Con circa 600 artisti e autori aderenti e simpatizzanti.

Con l'adesione del Coordinamento Stage & Indies 

La Filiera delle Piccole Realta' Musicali

Con circa 100 realta' associative aderenti e simpatizzanti 


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