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Sbazzee ci racconta "Olio Essenziale", il suo album d'esordio dal sound soul, R&B ed intimo - Intervista

Lo scorso 10 gennaio è uscito "Olio Essenziale", l'album d'esordio di Sbazzee, giovane artista italo-libanese capace di fondere nelle dieci tracce che compongono questo lavoro sonorità R&B, Soul, indie-pop e contemporanee e cinematografiche.



In occasione di quest'uscita, abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Sofia, vero nome dell'artista, per parlare della genesi di "Olio Essenziale", di quanto sia importante la musica e del fil rouge che lega tutte e dieci le canzoni di questo ottimo esordio.


 

Ciao Sofia, come stai? A tre mesi dell'uscita del tuo primo album in studio "Olio Essenziale", come ti senti?

Mi sento orgogliosa come di unə figli che sta crescendo, sento sempre più persone che si ritrovano nei testi e nell'estetica dell’album e non potrei essere più felice.


Questo lavoro nasce per "estrazione", ossia tutte e dieci le tracce del disco sono frutto della tua identità, del tuo vissuto. Volevo chiederti, quant'è importante, secondo te, per un artista essere capace di trasmettere la propria identità attraverso la sua musica?

Credo sia il motivo principale per cui le persone si affezionano ad unə artista, ma soprattutto trasmettere chi siamo con la nostra musica è terapeutico per l’artista stessə.


Da un punto di vista musicale, "Olio Essenziale" contiene un sound vario e sperimentale, legato al R&B all'Indie-pop ma con incursioni nel soul, nel mondo arabo e in quello cinematografico. Quali sono stati gli ascolti che ti hanno accompagnato durante la realizzazione di "Olio Essenziale"? Se dovessi descrivere il sound del disco con tre parole, quali sarebbero?

È una domanda che mi mette sempre in difficoltà perché onestamente sono sempre stata aperta a tantissimi generi e non riesco a riconnettere quali possano essere le influenze principali. Paradossalmente il momento di scrittura del disco è stata l’unica fase di “pausa” dall’ascolto di musica. Descriverei il sound come intimo, sperimentale e di sfogo.

 

Questo tuo primo lavoro mi ha colpito anche per via del concept artistico che sta dietro alle canzoni. Volevo chiederti, com'è nato il concept di "Olio Essenziale"? Quanto è stato importante per te riuscire a dare una identità sia alle canzoni, che a tutto ciò che gli ruota attorno (copertine del disco, dei singoli, contenuti social, etc...)?

Per me è appunto essenziale curare anche l’impatto visivo che ha la musica, perché aiuta chi ascolta a visualizzare il contenuto ancora prima di ascoltare. Il concept è nato un pomeriggio totalmente a caso, in cui mi ronzava per la testa la questione degli oli essenziali che sono una di quelle cose di cui senti spesso parlare, ma non sai mai veramente in cosa consistono. Approfondendo effettivamente la questione mi sono resa conto di quanto fosse un mondo affascinante e come i diversi sensi e stati mentali fossero coinvolti. Da lì il collegamento con la mia musica è stato immediato.


Alla creazione di "Olio Essenziale" hai collaborato con sdano (Daniel Signorini), tuo amico e produttore che grazie al suo background musicale è riuscito a dare ad alcune canzoni un tocco più elettronico. Com'è stato lavorare con lui? Qual è stata la canzone in cui sdano ti ha aiutato di più?

Con sdano c’è una collaborazione quasi decennale e devo dire che il nostro rapporto musicale è un continuo scambio di idee, un costruire dove l’altro ha lasciato e viceversa, c’è un equilibrio prezioso. La canzone in cui ha contribuito di più è probabilmente mi dimentico del sole, strumentalmente ha gestito quasi tutto lui.


Il disco si apre con "Solamente", brano in cui sembri invitare l'ascoltatore ad ascoltare "Olio Essenziale". Com'è nato questo pezzo?

È nato dalla voglia di sperimentare con il delay (effetto che ripete con un ritardo la voce) e di provare ad incastrare le diverse linee melodiche, quindi dall’essere quasi un gioco è diventata l’apertura dell’album.


Di "Amore Amore Amore" mi hanno colpito molto i versi: "amore, recupero tutte le volte / in cui non ho mai detto amore". Volevo chiederti, qual è il tuo rapporto con l'amore? Che senso dai alla parola "amore"?

Il mio rapporto con l’amore è complicato, ma sto cercando di risolvere: il mio problema è che voglio amare le persone troppo presto, il che onestamente mi porta a scrivere molte canzoni delusional. Per me l’amore ha senso in tantissime occasioni diverse, amore per noi stessə, per le altre persone, per gli animali, ma c’è amore anche nelle piccole cose di tutti i giorni.


La mia canzone preferita di "Olio Essenziale" è "caro tempo perso", brano uscito come singolo e che mi ha folgorato fin dal primo ascolto. Se potessi tornare indietro, cosa faresti con il tempo che hai perso?

Probabilmente è servito perdere quel tempo, perché il rancore e il senso di impotenza che l’ansia sociale causa ti fa venire voglia di cambiare; idealmente quel tempo perso lo userei per essere più autentica e dire la mia senza la paura del giudizio.


Il disco si chiude con "sottofondo", canzone dedicata a tutte le voci inascoltate e che, insieme a "mai stata tua mai" è sia un invito alle donne di essere loro stesse, non aver paura di mostrarsi per come sono, che un inno contro il patriarcato. Come sono nate queste due canzoni?

Sono nate entrambe dall’esperienza di vita in quanto donna e anche da esperienze molto personali più specifiche che avevano bisogno di essere sfogate e trasformate da un’energia negativa ad una più creativa, costruttiva e collettiva, in modo da prendere un senso più ampio.

 

Grazie mille delle bellissime domande, un bacione❤️



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