Esce oggi "Giorno Zero", (per Rivoluzione Dischi/Pirames International), il singolo d'esordio di Liliana Fiorelli, cantante, attrice, comica e autrice romana, classe 1990.
La sua voce ci aveva già incuriositi tempo fa, quando, in collaborazione con Le Coliche (Fabrizio e Claudio Colica), aveva realizzato una serie di sketch dedicati alla scena musicale indipendente italiana (dal ruolo di Ponente nei "TheGiornalai" a quello di Elettra Lamborghini, passando per le parodie Tutto l'indie che ho e Castellammare ).
Giorno Zero, così come racconta la stessa autrice, è un brano nato un po' per caso, da un regalo inaspettato durante la quarantena: un ukulele. Nell'ultimo periodo i nostri pensieri erano spesso rivolti alle "prime volte": chi sognava la prima volta al mare, chi il primo aperitivo, chi la prima passeggiata in centro, chi il primo treno, chi il primo bacio dopo la quarantena. Tutti questi pensieri e desideri che Liliana ha raccolto tramite i suoi canali social avevano come minimo comune multiplo la voglia di ripartire, di ricominciare dal giorno zero. Così, una notte, nasce questa canzone.
«Giorno zero racconta il primo passo per conquistare ciò che amiamo. Il momento in cui scegliamo di seguire il nostro istinto, di cambiare abitudini, di partire solo andata. L’inizio della nostra felicità .»
Il brano, prodotto da Alessandro Forte, è un brano «orgogliosamente pop», dal sound estivo, semplice e leggero. Lo strumento principale è, appunto, l'ukulele, arricchito con synth e sfumature beat anni '90. Uno di quei brani che indubbiamente ti colpisce già dal primo ascolto, di quei ritornelli che togliersi dalla mente in pochi minuti è davvero difficile. Una visione intima e particolare per un brano a tratti estivo a tratti introspettivo. Un ottimo biglietto da visita per l'inizio del percorso musicale di un'artista così policromatica.
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