Giovedì: tra pioggia, luce e verità. L’attesa di “Effetto Florida” - Intervista
- Luca Boccadoro
- 13 ore fa
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Con “Tutta questa pioggia”, i Giovedì continuano il percorso iniziato con “Supermacchina”, consolidando un’identità sonora diretta e sincera. Il nuovo singolo è un brano che parte senza esitazioni, quasi a voler ribadire la volontà della band di arrivare dritta al punto, senza troppi giri di parole. Un’istantanea limpida e malinconica, dove la pioggia diventa simbolo di cambiamento e riscoperta.
"Forse non lo sai ma quando resto solo mi distrai non c'è nulla al mondo che assomigli a noi ma non succede non succede"
Dopo i primi successi, la band romana si prepara a pubblicare il suo primo album, “Effetto Florida”, atteso per l’inizio del 2026: un viaggio che racconta le esperienze, i dubbi e la voglia di futuro di cinque ragazzi che si affacciano all’età adulta con occhi sinceri e cuore impavido. Suoni “suonati”, arrangiamenti essenziali e testi che parlano in modo diretto: questa la ricetta dei Giovedì, che si muovono con naturalezza tra romanticismo e disincanto.

Li abbiamo incontrati per parlare di musica, generazioni e della voglia di restare autentici in un panorama sempre più costruito.
“Tutta questa pioggia” è il vostro ultimo brano pubblicato che parte quasi dal ritornello, senza preamboli. Da dove nasce l’idea?
Il brano era nato già così, una brevissima strofa all’inizio per poi partire forti con il ritornello, senza girarci troppo intorno. La struttura era già quella, ma abbiamo lavorato molto sul testo del ritornello per farlo quadrare perfettamente.
La pioggia nel titolo è più una metafora o un’immagine concreta che vi rappresenta in questo momento?
Forse più una metafora, al momento ci sentiamo sicuramente più in una bella giornata di sole che sotto a un temporale autunnale. Ci è sempre piaciuto “visualizzare” la pioggia del titolo con l’arpeggio di chitarra che apre il pezzo, come a restituire la sensazione di quando inizia a piovere.
Il testo sembra un mix di romanticismo e disincanto. Da dove arriva quella frase “mi fa solo innamorare di te”?
La frase secondo noi comunica quella sensazione di amore puro e diretto, che non ha bisogno di tanti giri di parole. Può bastare anche solo un temporale improvviso per innamorarsi nuovamente della persona che abbiamo accanto.
In un panorama indie spesso molto “pensato”, voi puntate sull’immediatezza. È più una scelta estetica o una vostra urgenza?
Sono entrambe le cose. Quando sappiamo cosa vogliamo comunicare non sentiamo il bisogno di fare lunghi giri di parole, vogliamo arrivare dritti al punto ma evitando di scadere nella banalità.
Dopo “Supermacchina” e ora con “Tutta questa pioggia”, state costruendo un’identità sonora come band. Come la descrivereste?
Vogliamo che si senta che la nostra è una musica “suonata”, curata negli arrangiamenti e nei suoni ma che sia indistinguibilmente il prodotto di una band, dell’unione di 5 ragazzi che suonano insieme. Fin dalle prime fasi di registrazione dei nuovi brani volevamo che tutto suonasse vero, diretto e quasi “scarno”, restituendo l’immediatezza che cerchiamo in tutto.
“Effetto Florida” è atteso per l’inizio del 2026: quanto del disco è già pronto e che tipo di viaggio dobbiamo aspettarci?
Il disco è quasi pronto, dobbiamo registrare solo qualche brano in studio ma sono brani che hanno già una struttura e un testo di cui siamo convinti. “Effetto Florida” sarà il nostro primo album, per la prima volta ci siamo trovati a lavorare su un numero di brani considerevole, e in fase di scrittura abbiamo cercato comunque di dare una coerenza sia tematica che sonora al tutto. Il viaggio da aspettarsi sarà tra il racconto delle esperienze di 5 ragazzi che si affacciano all’età adulta, raccontando emozioni in chiave estremamente personale. Vogliamo dare l’idea di una generazione che non sa bene a cosa andrà incontro, ma che vive la propria vita a testa alta, con fame di vita e di futuro.
Il titolo dell’album è curioso: cosa rappresenta “l’effetto Florida”?
Il titolo è nato quasi per caso in macchina. Stavamo cercando un titolo che racchiudesse la nostra narrazione ma non ci veniva in mente nulla. A un certo punto il discorso è virato su Daniele De Rossi e su un articolo che citava proprio “l’Effetto Florida”. In psicologia, questo effetto mostra come essere esposti a concetti di velocità o lentezza possa influenzare inconsciamente il nostro modo di agire. Abbiamo pensato che allo stesso modo ogni stimolo, dal più profondo al più superficiale, influenzi le scelte di vita di ogni ragazzo della nostra età, che si sta affacciando alla vita adulta con la paura di non sapere cosa troverà lungo la sua strada.
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