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ATARDE ci stupisce ancora con cinque nuovi "Difetti di Forma" - Recensione

ATARDE, giovane promessa della famiglia Pezzi Dischi ha aggiunto 5 nuove tracce al suo disco di debutto "Difetti di Forma", uscito lo scorso 6 maggio 2022. Qualche tempo fa abbiamo avuto il piacere di parlarne con il cantautore classe 2001 proprio in occasione del suo primo live milanese, addentrandoci nei significati più profondi dei singoli brani.

I nuovi pezzi rispettano in maniera fedele il carattere LO-FI e nostalgico del disco di esordio, caratterizzato dalla giovane e fresca voce di Leonardo Celsi, che si esprime attraverso piacevoli falsetti e beat rilassanti.

Una delle singolarità dei nuovi brani è quella della mancanza di parti in inglese (tranne nella traccia demo B), presente invece nei ritornelli delle precedenti canzoni. I testi sono sempre legati ai sentimenti e alla maturazione dell'artista che è passato dallo scrivere tra i banchi di scuola ad uscire allo scoperto affrontando la famosa "vita vera". Abbiamo ascoltato attentamente i cinque nuovi brani che vanno a chiudere il cerchio dei Difetti di Forma, scopriamoli insieme.


Il primo brano si intitola "Il posto delle Tegole", sempre presenti i beat LO-FI e il carattere romantico, accompagnati da quella nostalgia che si prova per una persona o per un luogo che ognuno sente nella propria vita, ma che in realtà ci spinge costantemente ad andare avanti e scoprire cose nuove.

"Cerco l'ispirazione nelle storie di chi scrive, poi non le risento più"

Il secondo pezzo è "Temporale", che nonostante il forte titolo, presenta comunque una melodia rilassante accompagnata da una piacevole chitarra acustica che incornicia perfettamente le parole del testo. I versi sono riferiti pricipalmente al mondo della scuola, dove tutto è iniziato per Atarde, il viaggio introspettivo di un giovane artista che ha iniziato a scrivere le prime canzoni sui quaderni scolastici.

"Ma tu non cambi mai resti sempre la stessa persona, cosa racconterai di tutti quegli anni di scuola?

Si prosegue con "Discorso Torbido" in cui spicca un ritornello difficile da dimenticare già dal primo ascolto, anch'esso legato ai tempi della scuola. Il ricordo delle prime parole in rima e dei primi approcci al mondo artistico, un discorso torbido che col tempo è stato limato e ben curato fino a diventare una canzone.

"Scrivevo che forse dovrei stare più attento alla lezione non scrivevo mentre non lo ero"

"Capriole" parla di indecisione e cambiamenti, quelli che si spingono ogni giorno più avanti e ci travolgono. Il messaggio è chiaro: i dubbi e la confusione provocati dai cambiamenti inevitabili a volte ci fanno sentire spaesati, ma l'importante è riuscire a rimanere se stessi, senza cambiare radicalmente per le altre persone. Dopo ogni capriola in cui il corpo e la testa vengono ribaltati, si ritorna sempre nella posizione stabile iniziale.

"Sta vedere che cambio, sta vedere che non lo so"

"Mondo (per le vacanze)" in collaborazione con il duo YuzU, anch'essi della famiglia di Pezzi Dischi è un viaggio nella consapevolezza che a volte serve una pausa dalla realtà, il mondo non è fatto solamente per il lavoro ma anche per le vacanze. Il sound è coinvolgente ed elettronico ma ha un lato comunque soft e sognante, il che ci ricorda lo stacco che deve esserci tra il momento di lavoro e quello di pausa.

"Portami un giorno al mare, siamo stati più male mondo (per le vacanze)"

La traccia "B(demo)" non era stata annunciata insieme alle altre, è una sorta di ghost track che caratterizza questa "side B" di "Difetti di Forma". Rappresenta infatti una versione alternativa di "Temporale" e ci porta ad una degna conclusione che spezza questi nuovi brani (collocati tutti all'inizio) da quelli usciti già in precedenza.

"Arriva uno che poi fallisce e il suo sorriso si inganna triste"

ATARDE è riuscito ad aggiungere altre canzoni al suo precedente EP ma senza scoinvolgerne l'equilibrio, decisamente non male per un artista così giovane, non vediamo l'ora di ascoltare altro o di vederlo live! Per il momento vi consigliamo vivamente l'EP completo, da ascoltare tutto d'un fiato.




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