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Sanremo 2023, la cronaca onesta della finale: la vittoria di Mengoni nell'aria da cinque giorni

Cronaca a cura di Martina Strada e Michela Ginestri


Ultima sera del Festival di Sanremo (che a vedere la scaletta abbiamo rinominato affettuosamente “Festival del sequestro di persona”) e siamo carichi, pronti svegli…ah no.


La serata comincia con la banda dell'areonautica che suona l’Inno di Mameli e ci alziamo tutti dai divani, segue un medley di Lucio Dalla cantato da Morandi che ci fa piangere anche l’acqua del battesimo. Magistrale e struggente.


Amadeus annuncia poi i codici del televoto e dà il via alla gara. Ci siamo, parte la finale di Sanremo 2023!


Elodie scende dalla scala e l’Ariston intona “Sei Bellissima” della Bertè. Onestamente non me la sento di dar loro torto. La canzone è hit, la canto come l’Ave Maria e con la stessa devozione. Sicuramente non nell'olimpo delle sue migliori canzoni, frase che sentirete dire spesso e per più artisti.


I Colla Zio questa stasera vestiti da personcine serie all black si divertono come fossero a casa loro. Possiamo dire che non vediamo l’ora di vederli live nei locali più vicini a noi? Diciamolo. A fine esibizione i ragazzi ringraziano Ama e Gianni per l’esperienza e fanno venire il piantino al presentatore.


Mara Sattei dà tutta se stessa e la canzone ormai la sappiamo già a memoria. Ci fa cantare ogni parola come se l’avessimo scritta noi e non DamianodeiManeskin. Bravona Mara, portati a casa tutto il nostro amore.


Dalla scalinata scendono insieme Amadeus, Gianni e Chiara Ferragni. Scambio di battute sul vestito dell’influencer e poi hanno la grazia di annunciare il quarto artista in gara.


Tananai scende dalle scale con in mano una rosa gialla e una blu, colori dell'Ucraina. Vedendolo salire sul palco ripensiamo ad un anno fa quando faceva il giovane simpaticone con la sua “Sesso Occasionale” e a come in 365 giorni sia cresciuto e maturato rendendo fiera ogni persona su questo pianeta. Bravo Alberto, come ci fai commuovere tu nessuno. A fine esibizione lascia i suoi ringraziamenti anche a Olha e Maksym, i due ragazzi separati per via della guerra che vengono raccontati nel videoclip del brano. I commenti dei ragazzi ucraini sul video youtube scaldano il cuore.



Siparietto sull’instagram di Ama e noi già pieni. Sono ventotto artisti, avanti, su!


Colapesce e Dimartino provano a trascinare il pubblico ma ci riescono meno del previsto. Ah no scusate. Inattaccabile la loro performance, professionisti. Più ColaDima, meno trapper. Ad ogni modo il brano continua a non convincerci pienamente, il duo ci ha abituati bene e a testi molto più strutturati.


Giorgia consegna prima dell’esibizione il santino portafortuna con la faccia di Amadeus, che memeremo all'infinito. Questa sera ogni nota che prende ci entra nelle ossa e ci fa tremare. Avesse cantato così dalla prima sera ora avremmo lei sotto a Marco (posto dove molt* di noi vorrebbero stare tra l’altro).


“I prossimi artisti sono i Modà” annuncia la Chiara. Sento il bisogno impellente di alzarmi e fare altro. Quando Kekko ringrazia Amadeus per averlo fatto crescere come persona mi fa rotolare le braccia. Fortuna che la pubblicità mi distrae.


L’annuncio dei Depeche Mode ci fa tremare. Quando Ama dice che canteranno Personal Jesus faccio un salto dal divano e il pc quasi mi vola. Quanti soldi ha speso la Rai quest’anno per farci felici. Rendiamoci conto che la band è composta da sessantenni che ballano come ventenni. Peccato che i fonici sanremesi debbano farsi riconoscere anche stasera e tengano la base e il microfono bassini. Blanco forse forse non aveva tutti i torti eh.


Sabotati da un amico che non entrava nella diretta instagram di RaiPlay, i tre conduttori della serata salutano Radio Due e poi presentano Ultimo. A qualcuno della redazione Ultimo piace e vi invito a trovare chi sia e guardarl* con sguardo giudicante. La canzone è uguale a quelle vecchie con la differenza che si sente un po’ Aiello anche stasera e urla come un matto. Non è da podio, vi prego.


E’ il momento di Lazza, il cui brano continua a non convincere affatto. Ritornello urlato, testo nella media e poco trascinante. Ma forse sono io a non riuscire ad apprezzarlo per bene, gli daremo sicuramente nuovi ascolti.


Anche a Mengoni hanno rubato le maniche della giacca Versace (anche stasera). Noi lo sappiamo che vincerà, il brano con più ascolti acquisisce valore e lui lo interpreta sempre divinamente, rinnovandolo ad ogni serata. Se il televoto gli darà ragione, un po’ lo comprendiamo.


Sulle note di “Senza Fine” entra Gino Paoli. Magistrale l’interpretazione sia di "Una lunga storia d’amore" che di "Sapore di sale". Poi si mette a raccontare cose della donna di Little Tony e noi ridiamo come quando la nonna si mette a raccontare cose dell’adolescenza di tua zia che non volevi sapere mentre bevi il caffè. Canta “Il Cielo in una Stanza” e se ne va, lasciando una lezione di musica al 99% degli artisti in gara. Che brividi quella canzone, che brividi. L'ultima che vorrei ascoltare in questo momento, ma piangere su una bella canzone va sempre bene.



Dopo Gino Paoli Rosa Chemical. Davvero, la cosa meno sensata di tutto il festival. Con doppio scapezzolamento Rosa porta il suo pezzo sempre più coinvolgente…così coinvolgente che scende tra il pubblico, individua Fedez, gli twerka sulle gambe e a fine esibizione se lo bacia in mondovisione. Federico che non si aspettava assolutamente di essere tirato dentro sale sul palco col collega vergognandosi come un bimbo ad una festa di grandi. Chiara reagisce al bacio buttandola sul ridere. Almeno in un primo momento, gireranno poi video della Ferry arrabbiata e la faccia di Fedez in lacrime in prima fila farà diventare tristi anche noi.


Achille Lauro ha sviluppato una dipendenza dalla città di Sanremo e dal suo festival perchè si esibisce in tutina di velluto e fiamme sul Suzuki Stage. Un medley magistrale dei suoi pezzi che ci fa volare altissimo. Quasi mi è mancato vederlo in prima serata far venire i coccoloni ai bigotti. Ma in confronto al momento di Rosa all'Ariston è davvero nulla.


Il guilty pleasure di questa edizione del Festivàl aka i Cugini di Campagna fa cantare l’Ariston anche a fine esibizione. Non ne usciamo regaz, ve lo dico. Il brano è di una dolcezza e di un sentimento assurdi. Continuiamo a sognare la versione de La Rappresentante di Lista, o almeno un featuring.


Quelli di poltrone e sofà avranno ipotecato la madre di ogni dipendente per questi momenti pubblicitari nel festival. Pesanti e inutili stacchetti pubblicitari.


Madame si presenta sul palco elegante in un metavestito tra l’elegante e una vestaglia da casa anni 40 in Inghilterra. L’outfit passa assolutamente in secondo piano rispetto al brano perchè lo interpreta così bene da farci dimenticare anche dove siamo e che ha solo ventun anni. Anche lei ringrazia Ama e gli fa fare un piantino e noi con lui.


Segue Ariete che deve avere come stylist Calcutta, il quale però ha fortunatamente il dono di saper usare le parole in maniera egregia e la canzone è un pezzone. Non io che la canto dalla prima sera in loop su Spotify. Un ottimo trampolino di lancio questo Sanremo per la piccola Arianna.



Finalmente l’amico misterioso aka Fiorello si aggiunge alla diretta instagram. Siparietto veloce ma non troppo. Chiara mostra dei meme (ma non i nostri che sono molto bellini e sono principalmente frutto del nostro mematore ufficiale, ndr) e poi annunciano Mr. Rain.


Mr. Rain e la sua canzone insipida e particolarmente paracula piace a molti. Non me ne capacito.


Aspetto Salmo con trepidazione e faccio malino. Porta sul palco il riciclo del medley di Zucchero con Shari. Bello ma già sentito.


Paola e Chiara vestite da Taylor Swift col mirrorball dress faticano a tenere il ritmo delle altre sere ma noi balliamo lo stesso


Levante in outfit da mozzare il fiato ci fa impazzire. Si mangia il palco, se lo gode, gioca con la telecamera come col nostro cuore. Il fatto che non sia nemmeno in top ten ci fa arrabbiare già da ora. Spoiler del futuro: Levante arriverà 23esima nella maniera più ingiusta che conosca. Non dico il podio, ma vederla sotto ai Modà fa male al cuore.


In un vestito rosso degno delle migliori star, ecco arrivare Ornella Vanoni, dallo sguardo perennemente perduto ed esordisce con un “so già stanca”. E come darti torto Ornella! Dolce e delicata sulle note della sua “Valentina”, ci porta uno dei momenti più trash e belli della serata.


LDA si presenta emozionato ma perennemente felice e riconoscente di un palco di quella caratura. Emoziona, si diverte e sta nel suo mondo.


Luisa Ranieri dà sfoggio della sua conoscenza dei dialetti ma è mezzanotte e mezza quasi, possiamo andar avanti con le canzoni? Ve ne prego.


Le fiamme negli occhi dei Coma_Cose le abbiamo viste tutti e già solo iniziare l’esibizione con il commento “Sei bellissima”/”Anche tu”, ci fa sciogliere dai primi secondi. La quota romantica di questa edizione è meritatamente loro. Crisi di relazione, voglia di rialzarsi, occhi lucidi, tanta passione e tanta voglia di superare ogni singolo problema, per ritrovarsi poi a cantarne insieme e ad urlare “ce l’abbiamo fatta” guardandosi negli occhi.



Olly idolo dei giostrai si gasa da solo e fa ballare Giovanna, a cui ancora brucia la storia dei social. Il brano è carino ma non prende particolarmente, la strada per Olly è appena iniziata.


Gli Articolo 31, la nostalgia dei vecchi tempi, un’amicizia tra alti e bassi. Un momento sentito che i due si vivono all cento per cento. Emozionano e ci fanno viaggiare nel tempo. Se a primo ascolto il brano non ci aveva convinti, quest’ultima sera siamo qui con gli accendini in mano a cantarla con loro.



Ventiduesimo in gara è Will, che anche oggi emana tenerezza da ogni angolo del viso. Si diverte e sa di aver fatto un buon percorso, da sanremo giovani alla finale della 73esima edizione ufficiale. La strada è appena iniziata per lui e siamo sicuri lo riascolteremo spesso.


Leo Gassmann per l’ultima esibizione ritrova le maniche della sua giacca e col fascino tipico dei Gassmann family si porta a casa una serata ricca di emozione e di enrergia. E’ partito timido nella sua canotta ed è finito in un’esibizione esemplare in finalissima. Tra i migliori glow up sanremesi a mani basse.


gIANMARIA decide di buttarsi e di divertisti in questa finale e si vede bene. Carico e grintoso, tutto sommato la sua "Mostro" ci è piaciuta davvero. Ringrazia Ama e gli fa venire il magone. Possiamo smettere di far piangere Amadeus che ha il cuore di panna come Fedez?


Anna Oxa si presenta in cosplay di Grimilde, la matrigna di Biancaneve. La voce di un angelo ma ci farà fare incubi almeno fino all’EuroVision.


Segue a ruota Shari che si presenta con un crocifisso di non indifferente grandezza al collo: l’unico nostro pensiero è che deve aver scambiato la Oxa per un vampiro.


Grignani è lo zio un po' molesto a cui però vuoi bene così com'è. Sbiascica anche questa sera ma forse è il suo modo di cantare. Il suo festival l'ha fatto e onestamente pensavamo molto ma molto peggio.


Arriviamo all’ultimo cantante in gara della serata, e anche l’ultimo delle classifiche degli ultimi giorni, Sethu, che si presenta col cero da chiesa in mano. In effetti gli serve, come mai il brano continui ad arrivare sempre perennemente ultimo non ci è ben chiaro. Ma pensandoci lo scorso anno è arrivato ultimo Tananai, dai.


Classifica fino al sesto posto


6 giorgia

7 madame

8 rosa chemical

9 elodie

10 colapesce dimartino


11 modà

12 gianluca grignani

13 coma_cose

14 ariete

15 lda


16 articolo 31

17 paola e chiara

18 leo gassmann

19 mara sattei

20 colla zio


21 cugini di campagna

22 gianmaria

23 levante

24 olly

25 anna oxa

26 will

27 shari

28 sethu


In top five troviamo: Ultimo, Tananai, Lazza, Marco Mengoni e Mr Rain


Riaprono le votazioni per gli artisti in top five e con loro anche le esibizioni.

I social esplodono e pagine instagram, gruppi telegram e pure i blog myspace riprendono vita per invitare i propri follower a votare l’artista più affine a loro (e perchè proprio Tananai?)



Sono le 02.15 circa e Ama si mette a leggere la lettera del Presidente ucraino Zelensky. Bella, semplice, di quelle che col senno del poi non avrebbero avuto bisogno di tante polemiche. E' vero che la stampa e l'attenzione sul festival sono ben concentrate in fase di premiazione, ma un discorso così significativo sentirlo in prima serata non sarebbe stato male.


Passiamo ai premi della critica:


Premio della Critica Mia Martini: Colapesce Dimartino

Premio Lucio Dalla: Colapesce Dimartino

Premio "SERGIO BARDOTTI" per il miglior testo: Coma_Cose (meritatissimo)

Premio "GIANCARLO BIGAZZI": Marco Mengoni


Quinto posto: Tananai

Quarto posto: Ultimo

Terzo posto: Mr Rain

Secondo posto: Lazza

Primo posto: MARCO MENGONI


Marco dedica il premio a tutte le artiste che si sono esibite a Sanremo. “Siamo arrivati in cinque maschi, mi sembra giusto dedicarlo a loro”, dice il vincitore. Ma è pur sempre un televoto, si può ovviamente non essere d’accordo con le classifiche (davvero Levante 23esima? Davvero i Modà sopra ai Coma_Cose? Mr Rain meglio di Madame?) ma è discorso diverso, per dire, dal notare che in 73 edizioni solo 5 sono state condotte da donne o vedere perennemente Amadeus re del festival e donne intorno che si scambiano tra loro per accompagnarlo. Mengoni vince ed in fondo è giusto così, l'interpretazione che ha dato al brano è degno di questo premio e ha portato qualità sul palco sanremese, nonostante il pezzo non sia nel suo olimpo dei migliori brani.


Amiche, amici e amic*, con circa mezz’ora di anticipo la settantatreesima edizione del Festival di Sanremo si conclude con un vincitore degno di questo nome, con una voce spettacolare e una grande umanità e umiltà.

Se siete stati con noi fino alla fine, grazie. Stare insieme è stato un piacere, una gioia e un onore anche quest’anno, come l’anno prima e quello prima ancora.

Ci vediamo per l’EuroVision dal 9 al 13 maggio. Preparatevi, perchè San Marino è dietro l'angolo.

Arrivederci Sanremo, lasciamo “Due Vite” fantastiche per tornare ad averne una sola con degli orari più umani.




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