I Modena City Ramblers sono quella band che è per sempre. Cambiano i tempi, le generazioni, la storia politica di un paese, i membri stessi del gruppo, ma loro sono lì e sai che ci saranno sempre con i loro forti ideali, il combat folk e tutto il resto.
È San Patrizio, vorrei festeggiarlo in mezzo alla gente con una pinta in mano, ma non si può e tant’è, per fortuna “Le Lucertole del Folk” festeggiano i loro primi 30 anni con un live streaming in diretta dall’Estragon di Bologna, per dare un pizzico di normalità alla situazione surreale nella quale ci troviamo ormai da troppo.
Qualche minuto dopo le 21, accompagnati da “I’m Shipping Up to Boston” dei Dropkick Murphys, i ragazzi salgono sul palco e attaccano ringraziando subito i fan per il sostegno anche in questi periodi difficili, la prima canzone è dedicata a loro, ed è “Grande Famiglia”.
“Torneremo ad abbracciarci, a cantare, a suonare e a pogare in presenza, intanto noi proviamo a ripartire insieme a voi, insieme alla Grande Famiglia.”
Tra brani nuovi (“Volare controvento”) e chicche inaspettate (“Canzone della Fine del Mondo”) c’è spazio anche per qualche cover (“If I Should Fall from Grace with God”), per una vecchia canzone irlandese (“Dirty Old Town”) e per un commovente quanto sacrosanto omaggio a Raoul Casadei sulle note della sua “Romagna e Sangiovese”.
La scaletta è intensissima ed è “Transamerika” ad aprire il finalone nel quale, tra i classici, ci fa veramente piacere sentire una cover di “Se mi rilasso collasso”, brano della Bandabardò per ricordare il suo cantante Erriquez, tristemente scomparso poco più di un mese fa: mi sono emozionato molto e non credo di essere stato il solo. L’ultima “danza” della serata è “The Great Song of Indifference”, mentre il compito di congedarci è svolto egregiamente dalla bellissima “Ninnananna”, un classico per la chiusura dei concerti dei “Delinqueint ed Modna”.
Gli ingredienti di un live dei Modena City Ramblers li conosciamo bene e sono quelli da sempre, stare dietro uno schermo e non nel pogo a ballare non è la stessa cosa, ma abbiamo apprezzato davvero tanto l’iniziativa e auguriamo loro altri 30 e più anni con questa grinta e questa buona musica!
“Ci vediamo presto lungo la strada, è una minaccia più che una promessa!”
SCALETTA:
Grande Famiglia
Clan Banlieu
Volare controvento
Canzone della Fine del Mondo
Morte di un Poeta
If I should fall from Grace with God (cover Pogues)
Romagna e Sangiovese (cover Raoul Casadei)
¡Viva la Vida, muera la Muerte!
La Legge giusta
Al Dievel
Oltre il Ponte
Dirty old Town (cover Ewan MacColl)
Crookedwood Polka
Gaucho, Io e Te
Una perfecta Excusa
Ebano
Riaccolti
Il Bicchiere dell'Addio
Transamerika
Contessa (cover Paolo Pietrangeli)
Se mi rilasso collasso (cover Bandabardò)
In un Giorno di Pioggia
Mia dolce Rivoluzionaria
I Cento Passi
Bella Ciao
The great Song of Indifference
Ninnananna
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