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Il viaggio "dalla terra a marte" dei rovere, tra dubbi, passioni e incertezze - Recensione

di Edoardo Previti e Michela Ginestri


Lo scorso 18 febbraio è uscito per Epic Records Italy / Sony Music Italy, "dalla terra a marte", secondo album in studio dei rovere, gruppo nato all'interno della feconda scena musicale bolognese e che ha ottenuto un ottimo successo con "disponibile anche in mogano", primo disco pubblicato dalla band nel corso del 2019.



Questo secondo lavoro dei rovere è una sorta di concept album basato su un viaggio spaziale che vede come protagonista un astronauta, il quale per capire chi è o chi vorrà essere ha deciso di intraprendere un viaggio con destinazione Marte. Questa space oddity, fatta di momenti alti e di momenti difficili, non ha portato l'astronauta dei rovere a risolvere le sue domande esistenziali, ma anzi il cosmonauta proveniente dalla terra dei tortellini è tornato indietro con ancor più dubbi di prima ma con la consapevolezza che questo viaggio, in un modo o nell'altro, lo ha aiutato a crescere.


Nato durante il primo lockdown del marzo 2020, per via della distanza a cui questa maledetta pandemia ci ha obbligato, il disco ha cambiato il modo del gruppo di realizzare le proprie canzoni in quanto ognuno si è ritrovato nella propria cameretta a coltivare e sperimentare le proprie idee musicale e testuali, le quali tramite le chiamate via zoom e il ri-inizio delle sessioni in studio sono state discusse, rielaborate da tutti i 5 componenti e hanno dato vita a questi 14 brani che accompagnano l'ascoltatore all'interno dell'universo rovere. Un mondo fatto di citazioni musicali, richiami a ricordi d'infanzia e a fiabe, uniti allo stesso tempo alla presa di coscienza del essere ormai adulti, di dovere fare i conti con le proprie decisioni. L'obiettivo dei rovere non è quello di risolvere le domande esistenziali o indicare a tutti un cammino prestabilito e preciso, ma è quello di condividere tramite le loro canzoni i dubbi che la vita gli pone davanti e che possono diventare, ascolto dopo ascolto, un rifugio sicuro per coloro che hanno gli stessi interrogativi, capendo di non essere soli. E' normale avere dei dubbi ma se si riescono ad arginare, queste incertezze ci possono aiutare a crescere durante il nostro personale viaggio dalla terra a Marte.


Per sottolineare ancor di più l'aspetto del viaggio, questo disco è stato pensato in maniera tradizionale, ossia per essere vissuto al cento per cento va ascoltato in ordine dalla prima all'ultima traccia, poiché essendo fatto anche di suggestioni sonore che legano i 14 pezzi, solo così l'ascoltatore potrà capire a pieno l'universo rovere e scoprire quali dubbi il simpatico gruppo bolognese ha voluto condividere.


Giovedì 17 febbraio, giorno prima dell'uscita ufficiale, abbiamo avuto l'occasione di partecipare alla conferenza stampa del gruppo (peccato averli potuto incontrare solo a distanza, ma confidiamo nella promessa di Nelson che la prossima volta sarà accompagnata da pizzette e birrette). Durante questa conferenza, in particolare abbiamo avuto l'occasione di chiedergli direttamente qualcosa in più riguardo "bim bum bam" brano realizzato, insieme a Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari e amico storico del gruppo.


«Con Riccardo siamo andati anche oltre "bim bum am", "la libertà" è stata scritta insieme a lui, anche "lupo" è stata scritta insieme a lui e basta direi - come Nelson stesso ci racconta - è una persona che ci accompagna nella nostra quotidianità da sempre, quindi, l’influenza su di noi ce l'ha come collega, come amico e come punto di riferimento, soprattutto per i nostri inizi e anche se non appare il suo nome nella canzone, è una persona che fa parte della nostra vita musicale e non. Sì, ci ha aiutato da un punto di vista sia musicale che autoriale e personalmente da cantante io gli devo molto, soprattutto per "bim bum bam". Eravamo in studio: registrazione, microfono, cuffie e dietro di me Riccardo con un altro paio di cuffie che mi fissava e mi spronava dicendo: “puoi farcela, continua così, più alto, più forte, falla così” e mi ha veramente svoltato la canzone da un punto di vista di canto, intenzione. Ogni take la rifacevamo io e lui al pianoforte un pezzo alla volta ed è stato veramente coinvolto. Gli avevo chiesto un aiuto visto che è una canzone molto difficile da quel punto di vista e lui me l’ha dato: gli devo tanto».



Un disco di ben 14 tracce ricco di influenze e generi ben differenziati, a partire dalla stessa bim bum bam dal retrogusto funky fino ad arrivare all'atmosfera anni '80 di dalla terra a marte.

Brano dopo brano, la band ci accompagna in un cammino musicale fatto di solitudine, riflessioni, ricerca, passione e soprattutto interrogativi visto che "noi da ragazzi tante certezze non ne abbiamo, condividiamo dei dubbi" come loro stessi ci raccontano.

La bellezza della musica sta proprio nella condivisione, che sia di un sentimento, di una sensazione, di un timore o di un momento di vita e i rovere lo sanno bene e lo riconfermano in questo nuovo lavoro discografico. Il trovare il modo giusto di trasmetterlo è probabilmente la chiave determinante per diventare artisti.


Tanti i temi trattati, dalle mancanze in amore di "alveare", all'importanza di non trascurare i propri problemi con "lupo" alla voglia di vita vera per scappare dal freddo e dal buio con "freddo cane" o al significato intrinseco di vita libera ne "la libertà". Quest'ultima assume un nuovo significato anche nel suo videoclip, dove vediamo la band liberare il singolo in un palco, simbolo della libertà di fare musica e di portarla finalmente live in un'esplosione di energia, momento fondamentale per la vita di un artista e in particolare di una band che in questi ultimi anni è sembrato essere costantemente sottovalutato.



Il viaggio nell'interspazio rovere termina con una riflessione sulle differenze tra la nostra vita di adesso e quella di prima in "precipitare". Non una conclusione definita quindi, ma un nuovo stimolo di riflessione anche sul finale. Ritorna il tema - presente e motivante in molte canzoni - dell'immobilità, del fermarsi e rendersi conto di dove ci si trova in quel momento, di come guardare al futuro e di cosa portarsi dietro e cosa no dal passato. Tutte domande che in questo periodo storicamente strano e negativamente movimentato siamo portati a farci. Un disco generazionale di chi si trova ad avere tra i venti e i trent'anni in un mondo che si districa tra guerre, pandemie, incertezze e poca stabilità. Non è un guardarsi intorno con pessimismo, ma un raccontare di quei dubbi e giochi di tensione che prima o poi ognuno di noi si pone guardandosi intorno. Bertrand Russell a proposito dei dubbi sosteneva che “Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi” e per questo con molta probabilità, parafrasando si può sostenere che questo secondo album dei rovere sia un disco molto intelligente.


Un album nato tra quattro mura ma che vedrà fortunatamente la luce sia in digitale, che in formato fisico, infatti per la prima volta il gruppo pubblicherà la propria musica anche in formato vinilico, in una splendido doppio vinile contente anche i tre brani dell'EP "ultima stagione". Oltre a questi formati, il gruppo porterà anche dal vivo le canzoni di "dalla terra a marte" con un tour estivo in giro per l'Italia, di cui vi lasciamo le date in aggiornamento e a cui non vediamo l'ora di arrivare sottopalco.


02/07 Padova - PARCO DELLA MUSICA (recupero della data inizialmente prevista il 25/03 Padova - HALL)

06/07 Bologna - BOTANIQUE (sostituisce le 3 date inizialmente previste il 24/03 a Nonantola (MO) - Vox Club, il 30 e il 31/03 a Bologna - Estragon)

07/07 Firenze - ULTRAVOX (recupero della data inizialmente prevista il 11/03 Firenze - Viper)

27/07 Segrate (MI) - CIRCOLO MAGNOLIA (recupero della data inizialmente prevista il 17/03 Milano - Alcatraz)


Le date di Roma (inizialmente prevista il 1/03) e Torino (inizialmente prevista il 16/03) sono posticipate a data da definirsi e verranno comunicate entro fine febbraio.

Le date invece previste il 1 Aprile 2022 a Perugia - Afterlife e il 15 Aprile 2022 a Modugno (BA) - Demode’ sono annullate.



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