Gli Eugenio In Via Di Gioia ci hanno spiegato perché "L'amore è tutto" - Videointervista
- EcceNico
- 29 mar
- Tempo di lettura: 1 min
Ormai al loro quinto disco, gli Eugenio In Via Di Gioia ci hanno abituato a stupirci e stupirsi ad ogni nuovo inizio, ad ogni rinascita, ad ogni nuovo album. Inutile dirlo, hanno centrato l'obiettivo anche stavolta.
"L'amore è tutto" (Carosello / Woodworm) è un disco fatto di esperienze quotidiane stratificate, registrate e lasciate fluire, fatto di pranzi in studio, di passeggiate, gelati e chiacchierate. Fatto di persone che entrano e persone che escono. Fuori dal controllo e dentro la realtà, questo album è stato una bottiglia con dentro un messaggio nel mare, poi un bicchiere mezzo pieno, poi un bicchiere mezzo vuoto, uno specchio appannato, piano piano sono comparse delle scritte fatte con le dita, uno scarabocchio che si evolve in disegno per mettere tutto nero su bianco, olio su tela, note nell'aria, byte su silicio, e farlo fluire.
«Il nostro quinto disco è un’illuminazione. Tanto semplice, quanto decisiva. L’amore è tutto, non serve aggiungere altro. A tre anni di distanza dal nostro ultimo album queste dieci canzoni oggi ci rappresentano più di qualunque altro brano mai suonato prima. Sono le nostre storie, del noi bambino e adulto, del nostro sentirci parte di un universo che è l’infinito intorno a noi, ma che si riflette dentro fino a sprofondare nel buio più profondo, è l’esplorazione del corpo, la libertà dello spirito, l’estasi»
Per l'occasione abbiamo chiesto direttamente alla banda qualche insight sul disco e sul lavoro che c'è dietro, buona visione!
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