Esce oggi "Spazio", l'ep d'esordio della giovane songwriter Ariete, in uscita per Bomba dischi/Universal.
<<Spazio è una parte di me, ciò che ho sempre vissuto, ascoltarlo equivale a mettersi nei miei panni, sperando che possano star bene anche a tanti altri.>>
L'ep, che è stato anticipato da ben tre singoli, è stato rilasciato gradualmente durante il corso di questa settimana. Un brano al giorno fino ad oggi per completare la tracklist composta da ben sei brani, che vi faranno entrare nel piccolo ma grande mondo di Ariete. Spazio è una somma di canzoni vere che raccontano un mondo fatto di albe, mare, notte, pensieri, amori al contrario e malinconia. Il tutto raccontato con una grande spontaneità, con uno stile a tratti un po' acerbo ma semplice e diretto, senza decorazioni inutili o falsi perbenismi, così come la cantautrice ci aveva abituati sin da subito.
Spazio è stato anticipato da due singoli estratti: “Amianto” e “Riposa in Pace” (con Drast degli Psicologi), entrambe dedicate ad un amore disilluso. Ma se in "Riposa in pace" questa disillusione definisce anche un senso di rabbia "Ho tante foto da bruciare per dimenticare le notti più brutte", in "Amianto" la rabbia scompare lasciando spazio ad un senso di sofferenza e rassegnazione, "Sai sto male e sai ci ho pianto, ma siamo amanti come l'amianto: un po' soffriamo se ci stiamo accanto".
L'ep prosegue con "Pillole", brano molto deciso e sempre dal retrogusto amaro. Questa volta non un amore disilluso, ma è l'ansia generazionale a parlare, è la voglia di stare bene nonostante tutto e tutti, raccontata con piccole immagini evocative della vita reale. Continua poi con "Solo te", forse il brano più leggero musicalmente, ma non privo di contenuti, in cui Ariete ci racconta di quel delicato momento in cui l'amore viene a contatto con le difficoltà della vita reale: "essere giovani fa schifo" ma non così tanto in fin dei conti. Arriviamo poi ad "Avrei voluto dirti", un brano intimo e delicato che ci racconta ancora una volta di un mondo disincantato pieno di attese, di paure e di difetti, da cui viene fuori tutto il carattere deciso dell'autrice. Finiamo con "Insicuri": il racconto dell'evoluzione di un amore ma anche di una vita che prendono una via diversa dalle aspettative, un gioco di parole che crea un'atmosfera intima e rarefatta fatta principalmente di nostalgia e mancanze, come si definirebbe tipica del "Bedroom pop".
"Non lo sai quanto mi manca stare con te a guardare l'alba, veder morire la notte dentro il mare"
Se non conoscete ancora Ariete e il suo mondo, non vi resta che farvelo raccontare direttamente da lei attraverso "Spazio", non sarà l'album per eccellenza della sua carriera, ma senza dubbio il biglietto da visita più realistico che potesse scrivervi. Buon ascolto!
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