Di “Hamilton: An American Musical” si parla molto da anni, anche in un episodio di Song Exploder (il secondo della prima stagione se non avete voglia di andare a cercarlo). Ma perché?
Lin-Manuel Miranda, sceneggiatore e autore dell’opera, inizia a scrivere Hamilton Mixtape nel 2009 pensandolo principalmente come un concept album che racconti la storia del padre fondatore americano. Col tempo però l’album prende forma e si trasforma in un musical che debutta sul palco di New York nel 2015 ricevendo grandi ovazioni dal pubblico pagante e dalla stampa americana.
La particolarità di questo musical è lo stile musicale – una novità per Broadway – l’hip hop e R&B oltre al fatto che l’intero cast sia composto interamente da minoranze etniche a simboleggiare come le basi degli Stati Uniti d’America si basino sullo sforzo e le battaglie di immigrati e stranieri (c’è anche una frase in un brano che lo dice: “Immigrants—we get the job done / Immigrati – portiamo a termine il lavoro”).
Anche Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, era un immigrato: nato nei Caraibi, resta orfano a dodici anni, si trasferisce a New York per studiare legge. Lì conosce Aaron Burr, con il quale intreccerà negli anni un rapporto da nemici/amici, e subito dopo si unirà alle truppe a favore dell’indipendenza americana diventando anche braccio destro di George Washington per poi diventare il primo segretario del tesoro americano, fondare il New York Post, essere avvocato e seguire il primo processo per omicidio dei neonati Stati Uniti e – per non farsi mancare nulla – l’autore di ben 51 degli 85 articoli della Costituzione America.
Tra gli interpreti, talentuosi all'inverosimile, troviamo Lin-Manuel Miranda nei panni di Alexander Hamilton, Leslie Odom Jr. è Aaron Burr, Jonathan Groff ("Glee", "Frozen"), Daveed Diggs ("Wonder", futuro Flonder nel live action de "La Sirenetta"), Renée Elise Goldsberry ("The Good Wife") e Phillipa Soo ("Oceania").
“Hamilton” è un’opera che saprà coinvolgervi con i suoi ritmi prettamente hip hop e i motivi ricorrenti non vi lasceranno scampo perché continuerete a canticchiarli per giorni. La vostra unica via di scampo sarà andare su Disney+, cercare “Hamilton” e farlo partire. Purtroppo per i meno anglofoni il musical è sottotitolato solo in inglese ma pare che arriveranno al più presto anche in italiano.
Guardatelo, anche se non siete dei fan del musical. Anzi, soprattutto se non lo siete perché saprà sorprendervi e se non vi fidate di quello che dico io andate a vedere quanti premi ha vinto in questi anni. Per citarne giusto un paio, di quelli che contano poco: un Pulitzer per la drammaturgia, undici Tony Awards e un Grammy oltre che essere candidato per il Golden Globe in due diverse categorie.
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